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CIVITAVECCHIA – «Ho presentato una interrogazione al Presidente Rocca in merito alle criticità che hanno colpito il comparto della pesca nel Lazio a causa del recente decreto ministeriale che proroga il fermo pesca fino al 30 novembre. Misura che, sebbene adottata per ragioni di tutela delle risorse ittiche, comporta rilevanti conseguenze economiche e sociali per questo fondamentale asset». A dirlo è la la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano. Parole che arrivano dopo l’accorato appello dei giorni scorsi arrivato da una categoria che, negli ultimi anni, è stata messa a dura prova. «La proroga - prosegue Califano - si aggiunge a un quadro già critico, nel quale molte imprese ittiche della regione attendono ancora il pagamento dei fermi pesca arretrati e lamentano ritardi nell’erogazione degli indennizzi compensativi previsti a livello nazionale. La sospensione prolungata delle attività colpisce in particolare le marinerie locali, inclusa la piccola pesca costiera, oggi interessata anche dallo stop alla pesca del nasello, con effetti devastanti sul reddito dei pescatori e sulla tenuta occupazionale». Califano si rivolge poi alla Giunta Rocca chiedendo come «intenda promuovere presso il Governo nazionale per sollecitare il pagamento dei fermi pesca arretrati e l’erogazione di indennizzi diretti» e «quali misure intenda adottare per sostenere le cooperative di conferimento e le attività della filiera connesse alla pesca, al fine di evitare la perdita del mercato natalizio e la chiusura delle imprese». Infine la consigliera regionale chiede se la Giunta regionale intenda convocare un tavolo di crisi «con le associazioni di categoria e le marinerie del Lazio, volto a definire un piano condiviso di intervento e una riforma strutturale del settore della pesca regionale».
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