di GIULIANA OLZAI



CERVETERI - Si fa un gran parlare di diritti nella nostra città, di inclusione delle fasce deboli, ci si impegna ad esprimere solidarietà a destra e a manca, con adesioni a petizioni e scioperi vari per accorgersi che in sostanza si traducono tutte in operazioni di facciata che puntano alla mera propaganda poiché, nessuna azione concreta da parte di chi ricopre cariche istituzionali viene fatta per promuoverle nonostante abbiamo il potere di farlo. Da diverso tempo emergono tante problematiche legate alle persone con disabilità, vedi i tagli all’assistenza educativa culturale ai bambini disabili o la grande sorpresa per l’eliminazione dei soggiorni estivi di sollievo alle persone con disabilità cancellati per mancanza di fondi. Per non parlare poi dei due giorni di vacanza solidale che dovevano essere attivati alla fine dell’estate ma poi non si sa per quale motivo fino ad adesso, già alle porte dell’inverno, rimasti lettera morta. Ignorati poi i diversi eventi internazionali dedicati alla disabilità che si celebrano dal 3 al 13 dicembre. Insomma a Cerveteri la promozione di una migliore integrazione delle persone con disabilità nei contesti di vita fa acqua da tutte le parti. E allora l’unico modo, se si vogliono formulare proposte di interventi che favoriscano l’integrazione sociale dei disabili o promuove la divulgazione di informazioni in materia di disabilità ed handicap con l’attivazione di iniziative per favorirne la comprensione fra i cittadini, è la costituzione della consulta comunale per il superamento dell’handicap. Già diversi comuni italiani si sono dotati di questo organismo di consultazione permanente formato dai rappresentanti di associazioni che operano a vario titolo in favore delle persone con disabilità e dalle famiglie che ne hanno cura. Uno strumento quindi che ha la finalità di promuovere la partecipazione attiva delle persone disabili alla programmazione degli interventi sul territorio, in loro favore. Solo dando voce a chi ogni giorno si occupa direttamente di questi temi si possono individuare i problemi concreti da risolvere o  le modifiche da apportare a quanto già esistente. Per quanto riguarda le leggi di riferimento alle quali si possono ispirare le azioni della Consulta si evidenzia: la legge quadro n. 104 del 1992 per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, la legge quadro n. 328 del 2000 per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, la legge n. 18 de 2009 che recepisce la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, i decreti delegati di quest’anno sulla buona scuola, in particolare il decreto legislativo n. 66 per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Infine,  ispirarsi anche all’attività e ai commenti alla normativa da parte della Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap), dell’Anfass (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) e dell’Aipd (Associazione italiana persone down).