Roma, 11 nov. (Adnkronos) - "Come abbiamo sempre sottolineato, ti ribadisco la nostra massima solidarietà per lattentato subito. Ciò, però, non giustifica la direzione di una trasmissione che fa della disinformazione e dello stalking mediatico le principali caratteristiche. In Italia cè ancora la libertà di espressione e non spetta certo a un giornalista stabilire e decidere quello che un cittadino e un parlamentare possano e debbano pensare. Nel merito, basta vedere la mia intervista integrale per capire che il giornalista non era preparato, ha sbagliato la ricostruzione, la definizione delle Commissioni tecniche e non conosceva la procedura di attribuzione che dimostra che nessun singolo componente può influire sullesito finale. Anche nel caso del servizio su Beatrice Venezi, non conosceva le procedure di nomina previste dalla legge sulle fondazioni lirico sinfoniche". Così il presidente della commissione editoria della Camera e deputato di Fratelli dItalia Federico Mollicone, in risposta alle dichiarazioni del conduttore di Report Sigfrido Ranucci. "Per quanto riguarda Paese Sera, è emerso dagli atti dinchiesta parlamentare, nel Report 146, che era sostenuta dallUnione Sovietica. Non ti ho mai addebitato questo ovviamente ma ho sottolineato che sembra essere rimasta la stessa forma mentis di chi utilizzava la disinformazione per colpire e distruggere lavversario politico. Nel 2025, il 94% dei servizi riguardano gli esponenti di Governo di centrodestra. Quando cera Draghi e Conte, quasi nessuno. Se vuoi fare veramente libera informazione pluralista, lascia da parte i servizi taglia e cuci nel montaggio e dai la possibilità alle parti chiamate in causa di rispondere in diretta senza lalterazione del loro pensiero", conclude.