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TARQUINIA - Viterbo, Sutri e anche Tarquinia. La città etrusca, con la necropoli e il museo archeologico, ricco di reperti e sarcofagi, tra le mete preferite dai turisti per questo lungo weekend dell’epifania. «Qualcsa di stupefacente, meraviglioso, bellissimo, incantato»: sono questi gli aggettivi utilizzati dai visitatori intervistati ieri dalle telecamere del Tg1 che hanno regalato una importante vetrina sulla città che diede a Roma i sui natali. «La meraviglia qui scatta in ogni angolo», le parole della giornalista Anna Scafuri che ha raccontato l’intensificarsi del flusso turistico nel fine settimana dell’epifania. Secondo un’indagine della Cna, in tutta Italia hanno viaggiato fino a sette milioni di persone per un giro d’affari di tre miliardi e mezzo di euro per questo lungo ponte di festa. Nel computo anche 800mila stranieri che invadono le città d’arte e i piccoli centri come Tarquinia.
Tra questi ci sono anche coloro che hanno deciso di perdersi felicemente tra le tombe della necropoli etrusca, le chiese e i palazzi carichi di storia del centro. Sono oltre 100mila i visitatori che arrivano in media ogni anno al museo archeologico di Tarquinia e che restano incantati dai cavalli alati, la maestosa opera ritrovata alla Civita e realizzati in terracotta attorno al sesto-quinto secolo avanti Cristo, ora custodita al museo. Una grande ricchezza che fa parte del parco archeologico di Tarquinia e Cerveteri. Ma non solo. Tarquinia è infatti un territorio che degrada verso il mare, ricco di prodotti enogastronomici che sempre di più attirano i turisti.