«Il consuntivo 2022 è risultato positivo. Dobbiamo essere fieri perché non era scontato».

La dichiarazione di Salvatore Genova, amministratore unico di Talete, arriva nel corso della conferenza dei sindaci Ato tenuta ieri a Palazzo Gentili.

Un incontro in cui «non c'è nulla da approvare, siamo in una fase interlocutoria» ha specificato Alessandro Romoli, presidente dell’Egato Lazio Nord Viterbo e della Provincia.

Un bilancio che chiuderà in positivo per circa 98mila euro, anche se il dato non è definitivo.

Alla “ripresa” dello stato economico e finanziario della Spa idrica, in grande difficoltà fino a settembre, «una grossa mano - ha dichiarato Genova - l’hanno data la revisione delle tariffe, l’alleggerimento dei costi energetici per circa 1,7 milioni di euro e il recupero delle morosità».

Ma non è tutto oro quel che luccica.

Perché restano le criticità sui flussi di cassa dovuti ai debiti verso i fornitori - circa 40 milioni nel 2022 - e sulla fatturazione «perché la maggior parte dei Comuni non ha ancora inviato la necessaria documentazione».

A livello economico un’altra incognita è costituita proprio dal trasferimento dei servizi idrici dei Comuni a Talete.

Il motivo lo ha spiegato Genova: «Conosciamo le somme da mettere a bilancio per garantire il servizio agli attuali utenti ma non siamo in grado di stabilire quelle che saranno necessarie per sostenere l’ingresso degli altri Comuni».

Non soltanto per quanto concerne eventuali problemi tecnici ma anche i possibili livelli di morosità presenti nei vari paesi.

Non potendo contare su una forte linea di credito con le banche, Genova è tornato quindi a esortare l’assemblea sull’ingresso dei privati, con la cessione del 40% delle quote societarie, il prima possibile perché «quest’anno è andata ma non è detto che sia così per il prossimo».

Intanto però a livello operativo l’amministratore unico, basandosi sul risultato positivo del bilancio consuntivo, ritiene si possa iniziare a ragionare sul fabbisogno personale: servono figure tecniche e amministrative per gestire il bacino d'utenza che si va ampliando e per la riorganizzazione degli sportelli Urp (ufficio relazioni pubblico ndr.).

Sulle proposte illustrate dal vertice Talete sul personale e sugli sportelli territoriali si sono però levate le voci di diversi sindaci.

La consulta d’ambito, ristretta a otto primi cittadini, ha chiesto tempo per valutare e approfondire la questione del personale. Se ne tornerà a parlare in un'altra riunione. Stessa sorte per gli sportelli Urp. La proposta di riorganizzarli sul territorio provinciale per macro aree non è piaciuta ai sindaci di quei paesi che attualmente li ospitano.

E’ stato quindi chiesto a Genova di presentare una nuova idea di riorganizzazione degli sportelli invitandolo a una «rivalutazione più attenta».