CIVITAVECCHIA - «Chiederemo da subito al Presidente della Regione l’apertura di un tavolo di confronto che possa, da subito, aprire prospettive diverse  per Civitavecchia ed i comuni limitrofi». Lo dichiara Diego Nunzi per la segreteria confederale Cgil Civitavecchia, Roma nord e Viterbo che interviene «in  riferimento alla ordinanza del presidente Nicola Zingaretti, nella quale viene individuata   la discarica di Fosso di crepacuore di Civitavecchia tra i  siti  destinati ad accogliere i rifiuti di Roma per far fronte alla emergenza  della Capitale». Una situazione che per il sindacalista non è più sostenibile. L’intento del tavolo è quello di discutere «di ambiente, di salute, di occupazione e di investimenti. Il territorio – ha tuonato Nunzi - ha bisogno di bonifiche, non di rifiuti». Per Nunzi le responsabilità dell’amministrazione a guida Raggi sono «evidenti, tutte, nella gestione degli impianti, nella ostinazione a partire con la differenziata in tutta la città contemporaneamente, incurante delle  richieste e dei suggerimenti della nostra organizzazione nei vari tavoli, nella superficialità con cui ha gestito la situazione rifiuti tutta, fino al ritardo della nomina del cda della municipalizzata Ama, abbandonata a se stessa per troppo tempo senza una guida». Nonostante questo però il sindacato stigmatizza la «superficialità con cui il presidente della Regione Lazio ha individuato il sito di Fosso di crepacuore nell’ordinanza, senza alcun passaggio con territorio ne con le parti sociali. Ricordiamo - prosegue Nunzi - al presidente Zingaretti, che questo territorio ha già pagato abbondantemente in termini di inquinamento per far fronte ad esigenze emergenziali del Paese». Un territorio già martoriato sul fronte ambientale e che continua ad essere mortificato. «Occorre - conclude Nunzi - rivedere tutte le politiche che riguardano il comprensorio».