ORTE - Denunciato per ricettazione dopo aver rubato tablet, chiavi e portadocumenti.

«Nel contesto urbano sempre più spesso si assiste ad un preoccupante aumento della ricettazione di oggetti rubati dalle auto in sosta», spiegano dal Comando provinciale dell’Arma. «In molti casi - aggiungono - gli oggetti trafugati vengono poi ritrovati in circolazione sul mercato nero, alimentando un giro illecito». Ma non è questo il caso, visto che i carabinieri di Orte hanno effettuato un’operazione che ha portato alla denuncia tempestiva di un cittadino del Gambia, accusato di ricettazione di oggetti rubati da un’auto in sosta. I militari della stazione locale, in particolare, avevano ricevuto segnalazioni riguardanti una serie di furti su veicoli avvenuti nelle ultime settimane e, grazie a mirati servizi di controllo del territorio, hanno individuato l’uomo, sospettato di essere coinvolto nella ricettazione di oggetti rubati. I militari lo hanno sorpreso proprio mentre aggirava tra le auto parcheggiate nelle vicinanze delle scuole pubbliche ed hanno quindi proceduto, immediatamente, con una perquisizione personale sorprendendolo con diversi oggetti di dubbia provenienza, che nascondeva addosso. «L’uomo, un 25enne di origini africane - spiegano i carabinieri - aveva appena messo a segno un furto su un’autovettura, portandosi via un mazzo di chiavi, un portadocumenti ed un tablet che, per sua sfortuna, aveva all’interno una sim card che ha permesso alle forze dell’ordine di risalire al legittimo proprietario e scoprire che ne aveva poco prima denunciato il furto». La vittima è tornata in possesso dei suoi effetti personali ed il cittadino gambiano, venditore ambulante in Italia con regolare permesso di soggiorno, dovrà rispondere delle sue azioni di fronte alla giustizia. Le indagini sono ancora in corso per verificare se l’uomo agisse da solo o faccia parte di una rete organizzata. Nel frattempo, dal Comando provincialo, invitano i cittadini a prestare maggiore attenzione alla sicurezza dei propri veicoli, adottando tutte le precauzioni necessarie per evitare furti e atti illeciti. «Si tratta di un ennesimo caso che mette in evidenza l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e la comunità», concludono i carabinieri.

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