CIVITAVECCHIA – Cambia di rotta per la nave Open Arms, in missione nel Mediterraneo centrale, che sarebbe dovuta arrivare sabato pomeriggio nel porto di Civitavecchia. 

La decisione è stata presa a seguito dell’evolversi della situazione, con i numerosi salvataggi effettuati durante la navigazione e che hanno portato il rimorchiatore, diretto inizialmente a Civitavecchia con 24 migranti a bordo, a salvare un totale di 264 persone. Il numero dei migranti e le condizioni di sicurezza hanno quindi spinto le autorità a modificare la rotta della Open Arms, assegnando il porto di Napoli come destinazione, al posto di Civitavecchia. 

IL RACCONTO – «Mentre la nave si dirigeva verso il porto di Civitavecchia, ha ricevuto indicazioni dalle autorità italiane per intervenire su diversi altri casi di imbarcazioni in pericolo. Sono state soccorse 46 persone, tra cui 11 donne e 2 bambini che viaggiavano su una barca in ferro in condizioni molto precarie nel Mediterraneo». Lo rende noto la stessa Ong. «Ora sono tutti al sicuro a bordo del nostro vecchio rimorchiatore - spiega la Ong - insieme alle 24 persone che il nostro ponte ha accolto ieri». Il  rimorchiatore Open Arms ha ricevuto ieri mattina l’avviso di un’imbarcazione in difficoltà con circa 50 persone a bordo. «Mentre ci dirigevamo verso le coordinate indicate – hanno spiegato dalla Ong - abbiamo ricevuto un mayday relay da un velivolo Frontex per un’imbarcazione in difficoltà con persone in acqua. Abbiamo dunque deviato la nostra rotta per verificare la situazione. L’imbarcazione in questione era in legno, molto precaria, aveva 24 persone a bordo, tra cui 6 donne, 9 minori e un bimbo di 3 anni. Quattro persone erano cadute in acqua. I nostri soccorritori hanno immediatamente effettuato il soccorso e trasportato tutte le persone a bordo della nostra nave – raccontano – dopo aver completato il soccorso e dopo aver avvisato tutte le autorità competenti, la nostra nave è tornata a dirigersi verso l’imbarcazione con 50 persone a bordo e verso una seconda imbarcazione segnalata dal velivolo Seabird».

«Mentre ci avvicinavamo, abbiamo ricevuto comunicazione dalle autorità italiane di sospendere la nostra operazione di ricerca perché una motovedetta libica era già intervenuta - prosegue la Ong - giunti sul posto, i libici ci hanno intimato di lasciare la zona, non abbiamo potuto fare altro che osservare la scia di fumo provocata dall’imbarcazione vuota, data alle fiamme». La Open Arms si sta ora dirigendo verso il porto di Civitavecchia dove arriverà sabato pomeriggio e dove le persone soccorse potranno finalmente sbarcare. 

L’AGGIORNAMENTO – «Dopo aver effettuato altri due soccorsi, le autorità italiane ci hanno indicato altre coordinate da raggiungere e il nostro rimorchiatore si è trovato letteralmente circondato da una decina di barche in ferro, precarie e in pericolo. Abbiamo dunque effettuato altri 7 soccorsi e abbiamo a bordo in questo momento 264 persone, mentre sono ancora diverse le imbarcazioni che necessitano il nostro intervento». Così la Open Arms.