LADISPOLI – Tra progetti annunciati con entusiasmo e proteste sempre più accese, la questione dei parcheggi nel centro cittadino continua a sollevare polemiche. L’associazione Ladispoli Sostenibile, insieme a centinaia di cittadini, torna a farsi sentire: «Diciamo basta ad interventi che aumentano traffico e inquinamento. Serve una visione sostenibile, non cemento e caos». Il primo caso riguarda l’idea di trasformare via Ancona, oggi sede del mercato ortofrutticolo, in un grande parcheggio a raso. Una proposta non gradita per i promotori di una raccolta firme nei mesi scorsi. Via Ancona è già un asse trafficato, cruciale per l’accesso al centro e alle attività commerciali. Un nuovo parcheggio – per Ladispoli Sostenibile - creerebbe ulteriore congestione, rallentamenti e pericoli, su una carreggiata già stretta e satura. «I dati parlano chiaro – aggiunge Giuseppe Fiorini -, a Ladispoli ci sono tra 23.000 e 25.000 autovetture, praticamente una a persona. L’infrastruttura stradale è già al limite, specialmente nei giorni di mercato o in estate. Un parcheggio attira auto e peggiora la qualità urbana, togliendo spazio a pedoni e bici». I promotori della protesta accendono i riflettori anche sul multipiano di vicolo Pienza la cui struttura sarà a disposizione sia dei residenti che dei tanti pendolari che quotidianamente affollano lo scalo ferroviario di Ladispoli-Cerveteri. «Nel 2022 l’amministrazione aveva approvato un progetto per un multipiano da circa 350 posti. Inizialmente previsto con 3 piani fuori terra e uno interrato, è stato poi ridimensionato. Ma le criticità restano: inquinamento, impatto visivo, traffico su una strada stretta e centrale, vicino alla stazione e a zone residenziali densamente abitate». In totale sono 2.300 le firme raccolte contro entrambi i progetti. In evidenza anche i costi sproporzionati: «Fino a 15.000 euro per posto auto – conclude Fiorini -, servono soluzioni alternative: migliorare il parcheggio interrato esistente, ampliare quello della Provincia e riprendere il vecchio progetto del tunnel sotto il cavalcavia. Non occorrono altri parcheggi in centro, servono coraggio e visione. È ora di scegliere la mobilità sostenibile, non quella che soffoca la città».

©RIPRODUZIONE RISERVATA