Asciugamani, trapunte ed articoli elettrici falsi made in Italy. La guardia di Finanza di Viterbo ha messo a segno un ingente sequestro di prodotti e denunciato 8 persone. In particolare i finanziaridel Comando Provinciale di Viterbo, hanno eseguito controlli in 9 esercizi commerciali nei comuni di Tarquinia, Montalto di Castro, Civita Castellana e Viterbo per verificare la liceità dei prodotti detenuti e messi in commercio ovvero recanti false e fallaci indicazioni circa la loro provenienza e fabbricazione.

In particolare per due interventi effettuati dal Gruppo di Viterbo, è stato possibile risalire all’origine delle forniture, con attività eseguite in Napoli e provincia.

In un caso il sequestro ha riguardato circa 40.000 pezzi consistenti in asciugamani, trapunte matrimoniali e accappatoi da bagno recanti segni e simboli aziendali tali da poter indurre in errore il consumatore circa la loro provenienza.

In un secondo e più sostanzioso caso, a seguito di un preliminare sequestro di 10.000 pezzi nel capoluogo, la procura di Viterbo ha emesso un decreto di perquisizione, che ha portato al rinvenimento di circa 1.690.000 articoli elettrici ed elettronici riproducenti stampigliature che per tipologia, forma, colore e caratteristiche possono indurre in errore il consumatore finale, facendo ritenere che gli stessi siano di produzione e provenienza italiana. I prodotti sottoposti a sequestro, qualora immessi sul mercato, avrebbero fruttato oltre 10 milioni di euro circa.

La merce rinvenuta è stata sottoposta a sequestro ai sensi degli artt. 354 e 252 c.p.p. per la violazione dell’art. 517 c.p. (commercializzazione di prodotti industriali ingannevoli circa la loro produzione e provenienza).

Come detto sono 8 persone denunciate alle procure di Viterbo e Civitavecchia.

«Le attività di servizio poste in essere - sottolineano dalla guardia di finanza - testimoniano il costante impegno del Corpo nella repressione di comportamenti illeciti e speculativi, a tutela della concorrenza, degli operatori economici onesti e dei consumatori».