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CERVETERI - "Ciao mamma, mi è caduto il telefono e ora è rotto. Questo è il mio nuovo numero, quindi può salvarlo e scrivermi su whatsapp?". Si potrebbe immaginare, facilmente, che a scrivere questo messaggio sia un figlio in difficoltà. E invece è la nuova "truffa" messa in atto dai malviventi. I balordi prendono di mira, come sempre persone anziane e sole. E questa volta, sempre con la scusa del "finto nipote" che in questo caso diventa il "finto figlio", contattano la loro vittima per conquistarne la fiducia e chiedere "favori" come bonifici urgenti o altre richieste economiche. Insomma: per derubare le loro vittime.
E proprio per cercare di scongiurare il pericolo e mettere in guardia soprattutto gli anziani dei possibili truffatori, nei mesi scorsi sono state diverse le iniziative intraprese dalle forze dell’ordine (Polizia e Carabinieri) per sensibilizzare la popolazione a prestare più attenzione.
I FINTI DIPENDENTI DELLA ASL
Purtroppo però non sempre si riesce a scongiurare il pericolo. Solo il mese scorso nella vicina Ladispoli alcuni utenti erano stati raggirati da alcuni malitenzionati che si erano presentati alla loro porta spacciandosi per dipendenti della Asl. Una volta in casa avevano svaligiato l'abitazione portando via ciò che di valore vi avevano trovato.
IL FINTO NIPOTE
La scorsa settimana a essere raggirata è stata una nonnina ultraottantenne. La signora, ladispolana, aveva ricevuto prima una chiamata da parte di un finto addetto delle poste che le aveva preannunciato la necessità del nipote, iscritto realmente all'università, di ricevere al più presto del denaro per completare l'iscrizione ad alcuni corsi. Alla prima chiamata se ne è aggiunta poi una seconda dove il truffatore, con una voce malconcia e raffreddata (per confondere probabilmente la nonnina) ha provato a convincera dicendole di essere lui il nipote. E ancora una terza chiamata, di nuovo dal finto dipendente dell'ufficio postale che la avvisava che sarebbe passato un amico del nipote a prendere i soldi. A quel punto la donna non ha esitato a prendere mille euro e alcuni gioielli e a consegnarli al malvivente che addirittura ha ringraziato prima di fuggire via. Vicenda, questa, sulla quale stanno ora indagando i carabinieri a cui si è rivolta la nonnina quando ha capito di essere stata raggirata.
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