CIVITAVECCHIA - Gli studenti del Guglielmotti tornano a protestare davanti ai cancelli dell'istituto. Le problematiche sono le solite: aule inagibili, classi che seguono lezioni in luoghi che si potrebbero definire "alternativi" come corridoi, aula magna o aula professori. Questa mattina, quindi, i ragazzi si sono radunati davanti all'ingresso dell'istituto per lanciare l'ennesimo grido di allarme, chiedendo maggiore attenzione alla dirigenza scolastica. Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale ha effettuato un sopralluogo nella scuola.

Nel corso della mattinata si sono alternati gli interventi di ragazzi e ragazze del Guglielmotti che hanno evidenziato una serie di problematiche gravi che impediscono di vivere la quotidianità in serenità e lavori che, purtroppo, sembrano andare a rilento. Alle 10,30 l'amministrazione comunale si è recata sul posto con il sindaco Ernesto Tedesco e l'assessore all'istruzione Simona Galizia che hanno ascoltato i ragazzi e offerto supporto.



Poco dopo le 11 anche il dirigente scolastico Roberto Ciminelli ha raggiunto il sit-in spiegando come la dirigenza avesse fatto già quanto in suo potere segnalando agli organi preposti le difficoltà della scuola. A difesa dei ragazzi sono intervenuti Tedesco e Galizia che hanno sottolineato l'importanza della manifestazione di oggi che è arrivata al termine di un periodo di disagi vissuti ai limiti del tollerabile. Nuovamente l'amministrazione ha offerto il suo aiuto e assicurato la sua presenza.

LA NOTA DEGLI STUDENTI - "La situazione - tuonano gli organizzatori della protesta in una nota - degli studenti e delle studentesse dell'Istituto Padre Alberto Guglielmotti è giunta ad un punto critico. Problemi strutturali, cattiva gestione e limitazioni ai diritti della comunità studentesca sono solo alcune delle problematiche che affliggono quotidianamente i ragazzi. Si parla di tre aule inagibili e di classi costrette a seguire le lezioni in luoghi non preposti a tale funzione: corridoio, aula magna, aula professori e laboratori. Inoltre, i bagni delle ragazze sono guasti e provocano numerosi disagi, specialmente durante gli insufficienti minuti di ricreazione. Come se non bastasse, non sempre è garantito il funzionamento dei termosifoni e il rispetto del limite minimo di 18°C imposto dalla legge. La mancanza di aule nella sede centrale ha portato sei classi ad essere dislocate nell’Istituto Stendhal, costringendo alunni e professori a spostarsi continuamente fra le due strutture. Anche in questa sede le problematiche non mancano: due bagni su tre sono guasti e mancano strumenti per la didattica digitale. È emblematico l’episodio avvenuto martedì scorso nello stesso istituto. A causa della mancanza d’acqua corrente i ragazzi hanno dovuto attendere l'intervento del dirigente scolastico, sollecitato insistentemente e per svariate ore, prima di poter lasciare la struttura. Ha trasferito gli alunni nell'atrio della sede centrale, dove docenti e genitori hanno dovuto gestire la situazione in autonomia. Gli studenti sono stanchi. Pretendono interventi risolutivi e a lungo termine, perché è inaccettabile che nella scuola viga ancora la precarietà. Proprio per questo domani prenderà luogo un sit in alla sede centrale dell’istituto alle ore 8.00, una forma di protesta che dovrà far smuovere le istituzioni".

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