CIVITAVECCHIA – Le dichiarazioni del sindaco Tedesco, fatte in consiglio comunale, relativamente alla posizione di un dirigente finito nell’occhio del ciclone per un suo presunto coinvolgimento in un caso giudiziario che sarebbe culminato con una condanna per peculato del quale non avrebbe informato il Pincio all’atto dell’assunzione come dirigente, sta creando un clima pesante al Comune di Civitavecchia, sia tra i dipendenti dell’ente, sia tra le forze politiche.

Il primo cittadino, infatti, durante i lavori della massima assise di venerdì, ha affermato chiaramente che ci sono delle verifiche in corso sulla posizione del dirigente e che per questo motivo due delibere, con pareri a firma del dirigente, sono state ritirate in via cautelativa.

Dichiarazioni pesanti, che ora vedono lo stesso Ernesto Tedesco davanti a un bivio. O il dirigente finito nell’occhio del ciclone si dimette, oppure dovrà essere lo stesso sindaco a provvedere non alla semplice sospensione invocata da qualche consigliere comunale, bensì al licenziamento. Sia per la falsa dichiarazione resa alla pubblica amministrazione al momento del conferimento dell’incarico, sia perché lo stesso sarebbe stato inconferibile, come previsto dalla legge Severino.

Alla luce dei fatti, sono tanti gli interrogativi che saltano alla mente, primo tra tutti quello relativo agli atti firmati dallo stesso dirigente.

Siamo sicuri che con il ritiro in via cautelativa delle due delibere sia stata interamente sanata una situazione di presunta irregolarità?

Ernesto Tedesco può escludere con certezza che lo stesso dirigente non abbia istruito e sottoscritto atti relativi a questioni urbanistiche più rilevanti sulle quali il Comune di Civitavecchia allo stato attuale potrebbe anche incontrare difficoltà nel caso in cui volesse fare marcia indietro?

Una serie di domande alle quali difficilmente l’amministrazione comunale vorrà rispondere, vista anche la numerosità, la rilevanza e la complessità delle materie e dei procedimenti di cui il dirigente è titolare.

Alcuni dei quali sono stati o sono già al centro di possibili contenziosi per l’amministrazione.

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