LADISPOLI - «No al contaore idrico unico nei condomini imposto da Acea Ato2». Da ormai ben tre mesi il servizio idrico della città balneare è passato alla Spa e ancora regna il caos totale, soprattutto per quel che riguarda il destino degli utenti che vivono all'interno di condomini. La Spa infatti avrebbe già annunciato che a loro sarà inoltrata una bolletta unica, ossia relativa al consumo totale del palazzo. Spetterà poi all'amministratore ripartire la somma (tramite lettura dei contatori individuali) tra gli utenti stessi. Una situazione che non piace ai cittadini che già temono aumenti notevoli in bolletta. E a scendere ora in campo, presentando un esposto all'Authority Arera, sono le associazioni "Difesa Consumatori e Contribuenti" e "Unione Inquilini di Ladispoli". L'avvocato Cristiano Ceriello, responsabile legale dell'associazione "Difesa Consumatori e Contribuenti", ha infatti presentato all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente un esposto contestualmente alla richiesta di apertura di un fascicolo sull'attività commerciale. Come si legge nell'esposto «le associazioni Unione inquilini di Ladispoli e Associazione difesa dei consumatori e contribuenti rilevano come con il passaggio da Flavia Acque ad Acea Ato2 sembrerebbe stia cambiando la politica sui contatori. ACEA Ato2, infatti, sembrerebbe abbia comunicato agli utenti dei condomini di voler rimuovere i singoli contatori in funzione di un unico contatore condominiale». «Se quanto detto agli amministratori e ai condomini dai call center di Acea Ato2 fosse confermato - ha detto Giorgia Buttaglieri, dell'Unione Inquilini di Ladispoli - ci sarebbe non soltanto una spesa notevole a carico dei condomini per il cambio dei contatori ma ne conseguirebbe l'invio da parte dell'ente gestore di un'unica bolletta condominiale, spettando poi agli amministratori di condominio procedere alla ripartizione interna tra i vari appartamenti. Questa è un'operazione piuttosto complessa alla quale molti amministratori vogliono sottrarsi e a tal proposito stanno suggerendo ai condomini di "assumere" delle società che si occuperanno anche di questo. Anche questa sarebbe un'ulteriore spesa che si andrebbe ad aggiungere mettendo in enorme difficoltà le famiglie che già devono far fronte all'aumento delle spese in bolletta». E proprio alla luce di ciò ora le associazioni attendono l'apertura «di un'istruttoria da parte dell'Authority per valutare la fondatezza di queste attività che potrebbero rappresentare un problema per condomini, utenti e amministratori». ©RIPRODUZIONE RISERVATA