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CIVITAVECCHIA – «Non ci aspettavamo questi autori, siamo rimasti un po’ delusi pensavamo più ad uno Svevo, Quasimodo praticamente non lo abbiamo trattato. Però è andata». Sono i primi commenti a caldo dei maturandi alle prese oggi con la prima prova, lo scritto di italiano.
Per quanto riguarda il testo letterario, le tracce vertevano su “Alla nuova luna” di Salvatore Quasimodo, dalla raccolta “La terra impareggiabile” ed un brano tratto dal romanzo di esordio di Alberto Moravia “Gli indifferenti”. Per l’analisi del testo argomentativo un brano dello storico Federico Chabod, tratto da “L’idea di nazione”, un brano di Piero Angela tratto da “Dieci cose che ho imparato”, considerato come una sorta di testamento, e infine uno tratto da “Interviste con la storia” di Oriana Fallaci. Per la riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo sull’attualità spazio alla lettera aperta sugli esami di maturità indirizzata all’allora ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a dicembre 2021 da un gruppo di docenti e professori universitari, che sollecitavano il ‘ritorno alla normalità’ post Covid, e la riflessione dello scrittore e critico letterario Marco Belpoliti, dal titolo “Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp”. Questa è stata una delle tracce maggiormente scelta dai dai ragazzi. Ma anche il progresso scientifico e le nuove tecnologie, insito nella traccia riferita a Piero Angela, ha avuto grande appeal, soprattutto tra gli indirizzi più tecnici. Domani la seconda prova, differente a seconda dell’indirizzo di studio.