CIVITAVECCHIA - Sarà celebrata domenica alle 12 in Cattedrale, dal vescovo Gianrico Ruzza, la messa in memoria di Marek e Modesta e di tutti i senzatetto che sono morti negli anni recenti nella città di Civitavecchia, Santa Marinella e Ladispoli. La celebrazione è stata organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio in collaborazione la Diocesi di Civitavecchia – Tarquinia. Saranno presenti le istituzioni e le autorità cittadine, la Caritas, la Croce Rossa, le associazioni e i movimenti.

"Sono passati tanti anni da quel 31 gennaio 1983, quando Modesta Valenti, una donna di 71 anni originaria di Trieste, senza fissa dimora, si sentì male alla Stazione Termini a Roma e morì senza ricevere i soccorsi necessari - ricorda Massimo Magnano San Lio, presidente di Sant'Egidio - neanche l’ambulanza la caricò a bordo perché era sporca. Modesta morì quella stessa sera in cui faceva molto freddo. È stata la prima di tanti "amici per la strada" le cui morti ingiuste la Comunità di Sant’Egidio non vuole dimenticare. Perché le morti come quella di Modesta sono sempre ingiuste e ci spingono a lottare contro l’indifferenza e trovare soluzioni nuove per tanti. Marek era un uomo di 50 anni, polacco di origine ma civitavecchiese di adozione. Arrivato in città nel 2009 con tanti sogni, aveva incontrato molte difficoltà. Uomo piccolo di statura, mite, scherzoso, sempre pronto al dialogo, quando i volontari di Sant’Egidio gli portavano la cena, calda ed i vestiti. Non si separava mai dal suo cagnolino ed era solito sedersi la sera sul marciapiede davanti McDonald, in largo Plebiscito all’ingresso del porto: non chiedeva solo l’elemosina ma amava parlare con tutti, specie con i giovani. Il 28 dicembre 2011 gli agenti della Polizia Municipale lo trovarono la mattina presto seduto, privo di vita, su una panchina di fronte al Palazzo del Comune al Pincio mentre il suo cagnolino abbaiava. Se lo era portato via il grande freddo di quell’inverno, in cui nevicò anche a Civitavecchia- Dopo la sua morte i volontari di Sant’Egidio andarono a vedere il luogo dove era solito pernottare: una striscia di sabbia e arbusti sotto piazza Verdi che aveva eletto come casa e sui rami degli arbusti aveva appeso le fotografie di famiglia ed i pochi abiti. Insieme a Marek e Modesta saranno ricordati i nomi dei i senza tetto defunti negli anni recenti, perché dalla memoria comune possa nascere una città più umana e solidale. Per ognuno di loro sarà accesa una candela perché siano ricordati per sempre come fratelli".

Al termine della funzione religiosa la Comunità di Sant’Egidio offrirà a tutti i poveri un pranzo nella Sala Giovanni Paolo II della Cattedrale.