CIVITAVECCHIA – Il WWF Italia esprime soddisfazione per la decisione di Enel, annunciata contestualmente al Piano industriale, di non voler riconvertire a gas le due centrali a carbone di Brindisi e Civitavecchia. «Il cambio di direzione – hanno spiegato dall’associazione – conferma che la transizione energetica per il settore elettrico sta andando molto veloce e ogni investimento in nuove infrastrutture a gas costituisce un rischio e non un vantaggio anche dal punto di vista industriale».  

Commentando la notizia, Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia ha dichiarato: «Ora dobbiamo lavorare per la Giusta Transizione con le comunità di Brindisi e Civitavecchia e con tutti gli attori in campo, a cominciare naturalmente da Enel. Ci auguriamo – ha aggiunto – che il Ministero per le Imprese e il Made in Italy svolga un ruolo propulsivo in tal senso e apra a tutti gli stakeholders il tavolo di coordinamento svolto il 9 novembre. Ricordiamo che il coinvolgimento non solo delle istituzioni, ma delle forze sociali vive è essenziale e ha già prodotto esempi positivi di progettazione partecipata (eolico offshore) a Civitavecchia. L’importante è entrare nel merito con il coinvolgimento della comunità e delle forze vive della società. Occorre mettere a punto un metodo e questo sarà essenziale man mano che la transizione affronterà nodi anche più grossi, in modo da minimizzarne l’impatto sociale e massimizzare le opportunità che devono essere colte oggi e non domani. Le comunità di Brindisi e Civitavecchia hanno sofferto molto, in termini di inquinamento e di impatti su salute, natura e altre attività economiche – ha concluso – ora devono diventare un esempio per l’economia a carbonio zero e rispettosa della natura».