CIVITAVECCHIA - Lo spostamento del mercatino di viale Nenni non piace a operatori e frequentatori. Nelle scorse settimane la notizia del possibile e - almeno sembrava - imminente trasferimento del mercato settimanale presso la trincea ferroviaria ha fatto il giro di Civitavecchia suscitando parecchi dubbi e perplessità. Ieri era l’ennesimo mercoledì, il giorno in cui la parte finale di viale Nenni si riempie di bancarelle, colori e persone, soprattutto anziani. Un luogo di ritrovo per un quartiere che sta invecchiando, un po’ come tutta la nazione, e allora la minaccia di spostare il “mercatino” di zona diventa piuttosto pesante.

«Speriamo che non lo tolgano», dice lapidaria un’anziana signora mentre un’altra aggiunge: «Questo mercatino è qui da cinquanta anni, perché spostarlo proprio ora?». «Bisogna - aggiunge un uomo - trovare una collocazione definitiva ma non giù al centro perché già così non si trova parcheggio». «Vengo a piedi ogni settimana - spiega un anziano -, qui è così comodo mentre al mercato centrale non c’è mai posto e si rischia di paralizzare il traffico». «Viviamo qui da 47 anni - dice un altro frequentatore -, sono contrario allo spostamento, qui è un centro di ritrovo, ci sono tanti anziani».

Perché, chiedendo ai frequentatori dell’area, il mercatino del mercoledì diventa un luogo di ritrovo, un’occasione per uscire di casa e ritrovarsi, fare due chiacchiere e parlare e così il “mercatino” diventa fondamentale in un momento storico in cui si parla così tanto di valorizzare gli anziani, di inclusione sociale e aggregazione.

Proprio per questo nel corso del consiglio comunale che portò all’approvazione del nuovo regolamento al commercio dall’amministrazione, precisamente dal consigliere Alessandro D’Amico, arrivarono rassicurazioni sul fatto che si sarebbe offerta un’alternativa al quartiere, alternativa che - ad oggi - non è ancora arrivata. Fortunatamente le elezioni sembrano aver paralizzato le attività varie e lo spostamento è ancora in stand-by. «Io sono qui da 57 anni - spiega un commerciante - abbiamo raccolto firme di operatori e frequentatori per opporci al trasferimento».

Per un altro commerciante «nessuno è favorevole, questo mercato è qui da una vita». C’è poi chi sottolinea come l’area sia a servizio di un quartiere periferico, «deve - dice un operatore - rimanere qui». Insomma dai pareri raccolti sembra che in pochi siano favorevoli all’annunciato spostamento.

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