ACQUAPENDENTE - Come anticipatp nei giorni scorsi ci siamo quasi: ilCarnevale aquesiano, uno dei più antichi e importanti della Tuscia, le cui origini risalgono al Cinquecento, con i suoi sapori, la sua storia, le sue musiche, scalda i motori. Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia si riparte dalle tradizioni, dalla cultura e da ciò che rappresenta il Carnevale Aquesiano, attraverso tutte le evoluzioni che si sono susseguite negli anni nelle maschere e nelle diverse tipologie di lavorazione della cartapesta. Il Carnevale Aquesiano, organizzato in collaborazione con Pro Loco, Consiglio dei Giovani, Associazione Dark Camera e tutti gli artisti che metteranno a disposizione della comunità le proprie esperienza, abilità e professionalità, prevede nelle domeniche del 12 e 19 febbraio la sfilata dei gruppi mascherati in Piazza Girolamo Fabrizio, a partire dalle 15,30, insieme a musica, balli no stop, un concorso in maschera aperto a tutti e il ritorno della Sagra della Fregnaccia, giunta alla quarantaquattresima edizione. Molte le iniziative del 16 febbraio, giovedì grasso: alle 18 alla Biblioteca comunale la presentazione del libro “Ricordi in cartapesta”, mentre al Museo della Città spazio ai bambini con i giochi e i laboratori creativi di “A Carnevale ogni scherzo vale”. In serata, cena al Teatro Boni organizzata insieme all’Associazione Arisa. Sabato 18 febbraio torna, sempre al Boni, l’atteso veglione, in collaborazione con il Consiglio dei Giovani. Il Carnevale Aquesiano si concluderà il martedì grasso, 21 febbraio, con il falò di Re Carnevale in piazza.