LADISPOLI - «Anziani, minori, persone fragili in casa infreddolite. Senza acqua non partono i termosifoni». I problemi con Acea continuano inesorabili in città. Da un lato le bollette non ancora arrivate e che rischiano di trasformarsi in un vero e proprio salasso per gli utenti (un ritardo che a quanto pare sarebbe stato causato dai dati relativi ai consumi inoltrati alla Flavia Servizi per l’ultima bollettazione, insufficienti ed errati, ndr). Dall'altra parte i disservizi da parte della Spa. A via Gabriele D'Annunzio i cittadini invocano l'intervento di Acea per risolvere il problema. Durante gli scavi dei lavori per il posizionamento della fibra ottica, i tecnici avrebbero erroneamente danneggiato una condotta idrica. Da qui il disagio. Acqua che si riversa in strada trasformando il manto stradale in una vera e propria piscina a cielo aperto e rubinetti delle abitazioni a secco. E con il ritorno del grande freddo e le temperature che sfiorano anche lo zero la situazione rischia di diventare drammatica. «Senza acqua non partono i termosifoni», ha segnalato un cittadino. Per non parlare poi dei «servizi igienici non praticabili». Da parte del gestore del servizio idrico intanto solo il silenzio. «Acea riattacca» denuncia ancora l'utente. «I vigili non possono fare nulla. Acea non garantisce assistenza e c'è chi l'ha voluta imporre», è lo sfogo. Insomma, almeno fino ad oggi, a ben quasi quattro mesi dalla cessione del servizio idrico alla Spa, Acea si sta dimostrando un «grande buco nell'acqua».


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