Arrestati pochi giorni fa per aver tentato di svaligiare un negozio gestito da cinesi, non potevano certo lasciar correre. D’altronde come ignorare un simile affronto subito dall’Arma dei Carabinieri, la cui pattuglia di passaggio proprio mentre i due stavano portando via dei capi di abbigliamento dall’esercizio preso di mira, ha avuto l’ardire di fermarsi, ammanettarli e portarli via. Bisognava a tutti costi fargliela pagare. E così è stato. I due civitavecchiesi, sottoposti ad obbligo di firma, lunedì mattina si sono presentati regolarmente in caserma, ma alla vista dei pantaloni con la banda rossa, proprio non ce l’hanno fatta a contenersi. Prima se la sono presa con il piantone che ha aperto loro il portone, poi hanno iniziato a colpire violentemente la struttura del corpo di guardia, alzando la voce e imponendo il loro pensiero. Le urla hanno attirato l’attenzione dei militari che lavorano negli uffici e alcuni di loro si sono precipitati nel corridoio per cercare di capire cosa stesse accadendo. La rabbia dei due tuttavia non si è placata neppure davanti a un drappello di uomini in divisa e armati, tanto che hanno spintonato e ferito un maresciallo, costretto a fare ricorso alle cure mediche dell’ospedale San Paolo. Per fortuna in quel momento una pattuglia era appena uscita e si stava allontanando dalla caserma. Attirati dal trambusto che proveniva dall’interno, i due carabinieri sono tornati indietro e insieme ai colleghi, a fatica sono riuscita a bloccare i due esagitati, subito arrestati.