TUSCANIA – Riparte Archeo Restart, una manifestazione promossa dal Gruppo Archeologico Città di Tuscania, in collaborazione con i Gruppi Archeologici d’Italia, con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale, della Direzione Regionale Musei Lazio, della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo e con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Roma. Archeo Restart 2023, sull’onda della prima edizione nel 2021, vuole essere un momento di riflessione sull’archeologia italiana contemporanea, letta da molteplici punti vista con l’occhio attento e critico degli addetti ai lavori, ma con lo scopo di aprire ai cittadini un settore vasto, complesso e articolato. Sottotitolo e mission dell’edizione 2023 sarà: “Dalla Ricerca alla Partecipazione”. I curatori, Alessandro Tizi, Federico Costantini e Gabriele Pierantozzi, vogliono approfondire il carattere inclusivo dell’archeologia contemporanea, che volge lo sguardo alla partecipazione delle comunità, dei cittadini senza dimenticare il ruolo della ricerca e della valorizzazione. Uno sguardo attivo, quindi, che si pregia di convogliare le istanze del territorio e delle associazioni di Tuscania, che saranno coinvolte nell’organizzazione dei diversi appuntamenti.


Gli incontri con i protagonisti dell’archeologia italiana contemporanea saranno sempre nella forma, semplice ed immediata, ma mai banale, dell’intervista e del dialogo, finalmente accompagnata dalla presenza del pubblico, dopo l’edizione 2021 completamente realizzata in modalità a distanza. Gli incontri saranno comunque trasmessi in diretta sulla pagina facebook e sul canale youtube del Gruppo Archeologico Città di Tuscania, dove sarà possibile rivederli in ogni momento.


Il primo appuntamento si è svolto ieri alle 17 presso la sede Anpi di Tuscania, in via 6 febbraio 1971, quartiere Ater, in collaborazione con la sezione Anpi “A. Ottaviano” di Tuscania.


Prima ospite della manifestazione la professoressa Giovanna Montella, docente di diritto pubblico alla Sapienza Università di Roma, con la quale si affronterà il complesso tema del ruolo contemporaneo dell’articolo 9 della Costituzione Italiana e del carattere pubblico dei beni culturali.


Un appuntamento da non perdere e che darà il via ad una manifestazione scoppiettante che vedrà archeologhe, direttori museali, giornalisti e professionisti di grande rilevanza.


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