CIVITAVECCHIA - Dall’ultimo dato raccolto, settembre-ottobre 2022, a Civitavecchia sono circa 3mila i percettori di reddito di cittadinanza, di questi ben 500 sono a carico dei Servizi sociali ma entrano in gioco i Puc (Progetti utili alla comunità) per offrire una strada verso il reinserimento lavorativo e, al tempo stesso, un servizio utile alla comunità.

Se ne è parlato nel corso di una conferenza stampa al Pincio per mostrare i dieci progetti presentati dalla Civitavecchia servizi pubblici che andranno a coinvolgere 49 percettori del reddito di cittadinanza. Un percorso che ha visto la collaborazione tra Servizi sociali, e quindi Comune, Csp e l’agenzia per il lavoro Umana.

L’assessore ai Servizi sociali Cinzia Napoli ha spiegato come si andrà a “favorire l’inclusione di queste persone andando a valorizzare anche la formazione per offrire futuri sbocchi lavorativi ai percettori del reddito della cittadinanza che, in qualche modo, conduciamo così verso un percorso di autonomia. Una collaborazione che ha visto Umana offrire un percorso formativo a 62 percettori, di questi 49 hanno partecipato al corso di formazione di tre giorni”.

Gli utenti sono stati selezionati dai Servizi sociali. Il sindaco Ernesto Tedesco ha sottolineato le difficoltà e le lungaggini nell’avviare il progetto. “Non è stato un percorso facile – ha detto – se si considera che abbiamo preso in mano la delibera ad agosto ma si tratta di un percorso formativo importante con un importante beneficio per la comunità”. Queste persone affiancheranno infatti i lavoratori della Csp in diversi settori.

Serena Dalla Valle, responsabile commerciale area specialistica Pubblica amministrazione Umana ha sottolineato l’importanza della sinergia tra pubblico e privato. “Questo progetto è stato un ottimo inizio, tutte queste persone hanno fatto un corso sulla sicurezza. Sono convinta che questo sia l’inizio di un percorso sinergico e di allineamento tra pubblico e privato”.

Per Umana Giusy Bottaro ha spiegato che sul territorio ci si è mossi principalmente su due rami, il primo è stato quello dell’aumento delle competenze dei lavoratori in essere mentre il secondo è stata la formazione dei disoccupati, anche grazie all’ascolto del territorio con lo sportello lavoro gestito da Michela Miani. “In tre mesi – ha detto – abbiamo formato circa cento persone in questo distretto”.

Il presidente della Csp Fabrizio Lungarini ha spiegato che i percettori saranno divisi tra officina, sosta a pagamento, operatori cimiteriali, plogging, raccolta differenziata nei ristoranti, operatori della Ficoncella, Ecocentro, Centro del riuso e supporto al Pit. “Si tratta – ha sottolineato – di una importante iniziativa che consente di mettere i percettori sulla strada del recupero della dignità lavorativa. La prima parte del progetto, che partirà a breve, avrà durata di 6 mesi”.

Fra. Bal.

©RIPRODUZIONE RISERVATA