CERVETERI - Aveva stalkerizzato la ex, le amiche e le colleghe di lavoro beccandosi tre condanne in primo grado. Altri guai in vista per l’uomo, un ex docente di Cerveteri (insegnava sia al Mattei che all’Alberghiero di Ladispoli), dopo la nuova sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma che di fatto condanna a 2 anni e 7 mesi di reclusione. Il 58enne non si è mai dato pace dopo la fine della relazione amorosa dando il tormento alla moglie che già aveva chiesto e ottenuto le separazione. Per i suoi atteggiamenti ossessivi nei due precedenti procedimenti i giudici erano stati molto severi. Il Collegio romano ha rimarcato quanto stabilito in precedenza dal tribunale di Civitavecchia. «Le plurime condotte vessatorie e persecutorie – scrive la Corte nella sentenza – inducevano la stessa (la vittima, ndc) da circa tre anni a guardarsi sempre le spalle, privandola della serenità nello svolgimento di tutte quelle attività che fanno parte della vita quotidiana, fra le quali frequentare gli amici, generandole uno stato d’ansia costante, tanto da costringerla a bloccare qualsiasi contatto telefonico per arginare le incursioni continue da lui attuate, anche durante l'orario di lavoro, senza contare l’elevato imbarazzo a lei prodotto nei confronti dei colleghi». Il professore si è ritrovato a processo anche per i tanti testimoni che hanno sfilato in tribunale contro di lui raccontando per filo e per segno gli approcci continui da parte dell’uomo per cercare di influenzare chiunque pur di tornare con la ex. In passato l’ex professore etrusco, accecato evidentemente dalla sua ossessione, non aveva risparmiato neanche i legali della vittima, diversi giornalisti del territorio e persino un giudice al quale aveva inoltrato una lettera nella speranza, poi fallita, di discolparsi.

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