GIAMPIERO ROMITI

Il messaggio che ci ha raggiunto ieri è di quelli che soltanto in un primo momento lasciano di stucco. Recita così: “Dato che sei solito fare le pulci a tutto ciò che succede in questa città, cos’è che ti ha colpito nelle trascorse giornate ?” Solo pochi attimi utili per la ripresa delle migliori facoltà mentali e poi una grassa risata al pensiero di dover soddisfare una richiesta inaspettatamente … originale. Richiesta di elencare quali tra le molteplici notizie apparse sui mezzi di informazione potevano essere ritenute interessanti e nel contempo degne di venir commentate.

Ancora qualche minuto dedicato ad una sana “rinfrescata” di memoria per selezionarle dopodiché la scelta s’è fermata sul numero perfetto: tre.

La prima è apparsa in grande risalto su La Provincia (2 Febbraio) con titolo a sei colonne: “Comunali in stato di agitazione”. A proclamarlo “la Rsu unitamente alle organizzazioni sindacali Cisl, Uil, Cgil e Usb”, spiega il quotidiano. Motivo ? “La grave inadempienza contrattuale da parte dell’Amministrazione riguardo alla mancata corresponsione delle spettanze relative agli arretrati dal 2019 al 2021”, si legge nel cuore dell’articolo. Allora, quali le ragioni di un ritardo tanto vistoso ? Il silenzio assoluto da parte dell’establishment di Palazzo del Pincio non ha permesso naturalmente le osservazioni del caso, tuttavia le sempre informatissime gole profonde hanno preso a gorgheggiare che il malcontento è fortissimo e che semmai non si trovasse una soluzione al problema diventerà insopportabilmente assordante.

Ciononostante il clima sarebbe già arroventato in seguito a quanto emerso circa gli aumenti contrattuali di alcuni dipendenti della municipalizzata Csp. Il dato ha destato enorme stupore e al tempo stesso clamore ed è ormai diventato di dominio pubblico dopo l’ampio servizio apparso su La Provincia ( 4 Febbraio).

Al riguardo si parla di amici degli importanti amici che occupano le stanze del potere e che hanno fatto salti così in alto da far impallidire l’olimpionico Gianmarco Tamberi: in un caso misurati in livelli, addirittura tre. Salti che valgono un mucchio di euro in più ogni fine mese. Dunque soldi, soldi, soldi e non ci vuole il bravissimo Mahmood per tenere viva la realtà determinatasi grazie a quanto avvenuto dalle parti di Villa Albani. Soldi che, ricordarlo non guasta, vengono sborsati dai contribuenti.

E rifacendoci ancora al roboante pezzo de La Provincia la coincidenza con la ormai vicinissima kermesse regionale non dev’essere accidentale ragion per cui il seguente titolo: “Csp, promozioni pre-elettorali”.

La seconda (notizia) ha inchiodato i lettori dinanzi a Il Messaggero (30 Gennaio) ed è questa: “Rotatorie, è rivolta degli automobilisti: piccole e pericolose”. La spiegazione nel sommario: “Proteste contro i rondò (attenzione non … veneziani ma assolutamente civitavecchiesi – ndr -) messi in viale Europa e in via Lepanto. Ma i vigili: meglio dei semafori. E presto altre due in via Nenni e in viale Lazio“.

Emblematica, poi, una delle tante lamentele: “Sono così minuscole che durante le ore di traffico intenso si rischia di passarci sopra”.

Riflessioni? Una sola. Che si aggiunge alle altre cento già apparse nella presente rubrica. Vero che talune rotonde, che di fatto dovrebbero (condizionale obbligatorio !) fungere da isole spartitraffico, riescono al contrario ad incasinare la circolazione così tanto da rasentare l’assurdo. Altresì vero, però, che il problema dell’infernale caos quotidiano, tra l’altro causato financo dagli infiniti giri che si è costretti a compiere per trovare un parcheggio , è dovuto all’assenza di un razionale Piano del Traffico. Che incomprensibilmente i nostri governanti non si decidono a studiare e quindi a mettere in atto. Costa troppa fatica ? Timore di ritrovarsi con le meningi eccessivamente spremute ? Be’, anche lorsignori tengano a mente che si sono accomodati (grazie al consenso dei cittadini) nella stanza dei bottoni per risolvere i problemi della città e per questo lautamente retribuiti con gli “sghèi” dei poveri cristi che pagano le tasse.

E infine la terza (notizia). Veleno nella coda ? Ma no, si tratta dell’ufficializzazione avvenuta tra le ovattate pareti dell’aula Cutuli alla presenza dei “mejo fichi der bigonzo” pincioti (sindaco Ernesto Tedesco e vice Manuel Magliani), del delegato allo sport Matteo Iacomelli e dell’assessore ai LL:PP: Roberto D’Ottavio. Clima di festa, sorrisi larghissimi, volti sprizzanti gioia da ogni poro. Sì, atmosfera paradisiaca. Momento bellissimo.

E giustamente le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti presenti (riportate per filo e per segno su Trc on-line e La Provincia) sono state condite da entusiastici e legittimi ringraziamenti a tutti i componenti degli uffici impegnatisi a fondo perché l’importantissima opera potesse iniziare finalmente a vedere la luce.

Epperò ancora una volta(era già accaduto in altre precedenti circostanze) neppure un accenno a chi (ovvero al precedente governo pentastellato e in particolare alla “seconda cittadina” con delega allo sport, Daniela Lucernoni) ha realmente avuto lo smisurato merito di ottenere il milionario finanziamento senza il quale la riqualificazione del “Fattori” sarebbe tuttora un’amarissima chimera. Dimenticanza generata dall’overdose di euforia dovuta alla particolarissima situazione fatta apposta per scordare quel che si vorrebbe esporre compiutamente, o voluta ? Oppure la gratitudine non abita a Palazzo del Pincio ?

Meditate gente meditate. Buon tutto a tutti.

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