Nella piscina comunale di Monterotondo ha inizio forse il più competitivo campionato Uisp degli ultimi anni, almeno considerando i volti noti di una pallanuoto passata che si sono visti tra le file delle squadre presenti, o per lo meno nella sfida davvero entusiasmante che si è giocata tra due squadre la SNC De La Roche e Olympic Roma con tanti amici che si sono rincontrati dopo anni in acqua.


Pronti via, la squadra, del Professor Salvatori, sembra patire bene prima azione subito espulsione e gol, ma è tutta un illusione dato che sia per un approccio sbagliato sia per errori in difesa e un gruppo che per vari motivi era la prima volta che giocava una partita dopo essersi visti circa un mese fa in piscina si ritrova in breve tempo sotto sul 6 a 1 merito di una Olympic più organizzata e concentrata e un Bevilacqua in grande spolvero, questo però in qualche modo e per fortuna ha dato una scossa ai ragazzi di Salvatori che al cambio campo si sono guardati in faccia e sempre con rispetto verso l’avversario hanno cominciato e deciso di giocare un po' più di squadra, girare meglio la palla cercando di più il centroboa Emiliano Campana, che grazie alle sua capacita di goleador ha cominciato a segnare o a prendere espulsioni e far si che sia da fuori con il tiratore forse più forte della squadra Marco Orlandi e il fratello gemello del centro Daniele Campana portare il punteggio al terzo tempo sul 9-9, da li in poi, forse per la leggera differenza di esperienza da parte di della De La Roche con un Guglielmo Casciaro che non ha permesso più una semplice girata dal centro un Ercole Sammarone che si è ricordato di essere un portiere e l’azione forse decisiva con un raddoppio al centro e subito rilancio in attacco dove il solito sciacallo Emiliano C. ha segnato portando per la prima volta in vantaggio la squadra sul 12 a 11 a un minuto dalla fine, L’Olympic tenta con frenesia di provare a pareggiarla ma con un tiro forse da troppo lontano che ha permesso di prendere un altro contropiede e portare cosi il punteggio finale sul 13 a 11.


Davvero una bella partita disputata da entrambi le squadre, forse, ma bisogna dirlo e chi conosce bene questo sport sa che è così ma è quasi normale perché nessuno è perfetto, in alcune occasioni da una parte e dall’altra l’arbitro ha dato il suo contributo per alcune scelte che hanno reso tutto cosi bello.


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