Annamaria Lupi

La sala conferenze delle Terme dei Papi strapiena. Neanche posti in piedi. Così il popolo di Fratelli d’Italia si è stretto attorno al candidato Daniele Sabatini.

«Che fino alle ore 13 del 13 febbraio chiameremo solo Sabatini» sottolinea il deputato Mauro Rotelli per richiamare gli elettori sull’importanza di scrivere la preferenza. L’entusiasmo e l’energia della gente in sala per Sabatini sono lo stesso «clima straordinario che riscontriamo nei Comuni che visitiamo». Ringrazia tutti gli amici presenti e in particolare Rotelli «per il supporto ai candidati. Abbiamo iniziato questa campagna elettorale nella Tuscia con il ministro all'Agricoltura Lollobrigida, poi il ministro Santanchè e altri parlamentari».

Poi l’attacco a Pd e M5s che «oggi vanno separati al voto ma sono ancora insieme al governo della Regione».Bersaglio privilegiato dei suoi strali il Partito democratico «che si è sempre espresso in maniera padronale e arrogante sulla gestione della sanità e della salute. Inaccettabile che per un esame si debba avere in tasca il numero di cellulare di un padrone del Pd».«Indecoroso avere lunghe liste d’attesa, noi abbiamo progetti a costo zero o comunque ridotto per dare risposte al territorio» dichiara per poi rivelare di aver scoperto qualche giorno fa che «con una nota la Asl di Viterbo ha comunicato alla direzione regionale 69 esuberi di infermieri». Per il candidato «una polpetta avvelenata» per chi si troverà a guidare la Regione dopo le elezioni ma «noi abbiamo una garanzia che si chiama Rocca - rimarca Sabatini - e che saprà gestire la situazione con l’esperienza e le capacità maturate come presidente della Croce Rossa e come direttore del Sant’Andrea».

Sulla Orte-Civitavecchia ricorda che «se ne parlava 10 anni fa proprio in questa sala. Ed è ancora incompleta per dissidi interni al Pd. Un blocco che oggi paghiamo con costi lievitati a 25 milioni a chilometro». «Noi, Fratelli d'Italia e centrodestra, ci candidiamo per rappresentare la diversità. Noi abbiamo il diritto-dovere di poter costituire una struttura tecnico-amministrativa di cui poterci fidare con lo strumento dello spoil system. Sarà valorizzato chi opera bene, non in base a tessere di partito o sindacali». Evidenzia poi la responsabilità, importante, di rappresentare sul territorio il grande lavoro e il percorso di concretezza che il governo Meloni sta conducendo. Daniele Sabatini si rivolge al numeroso pubblico in sala: «Noi abbiamo la volontà di liberare questo territorio dal giogo e dalla strafottenza della gestione Pd ma, oltre alle capacità, serve il supporto della base elettorale, servono le preferenze». E Rotelli rafforza il concetto affermando che «Sabatini deve arrivare in Regione forte di tante preferenze». «Una Regione che da luglio non ha più un presidente. Da quando Draghi è caduto, Zingaretti se n’è andato, trovando un collegio sicuro per il Parlamento». Poi comunica che martedì il candidato presidente Francesco Rocca sarà nella Tuscia per una serie di appuntamenti. Ad introdurre gli interventi, Riccardo Ponzio fresco di elezione a presidente nazionale di Azione studentesca, che esordisce: «In questa campagna elettorale ci sentiamo tutti candidati, avanziamo in maniera compatta per riportare la Tuscia al centro della Regione».

Concorda Massimo Giampieri, coordinatore provinciale FdI, che aggiunge: «Ci avviciniamo a una data importantissima per il nostro territorio e la comunità merita Sabatini alla Regione». Gli fa eco Luigi Buzzi, coordinatore comunale: «Ci accusano di non saper governare ma abbiamo trasformato le nostre idee in azioni. Sono sicuro che Sabatini dimostrerà ancora una volta che la destra può governare, che Fratelli d’Italia può governare con Rocca». Per Fabio Roscani, deputato e presidente di Gioventù nazionale: «C’è la possibilità di costruire una Regione migliore di quella avuta in questi 10 anni, in cui Pd e Zingaretti l'hanno gestita come se fosse cosa loro. Con Sabatini, persona onesta e competente, dobbiamo dare alla Pisana una guida di centrodestra e costruire un rapporto virtuoso tra la Regione e il governo nazionale».