Annamaria Lupi

VITERBO - Tappa a Viterbo per la ministra al Turismo Daniela Santanchè, dove ha partecipato all’incontro “Viterbo e la Tuscia destinazioni turistiche” promosso dall’amministrazione comunale.

Ad accoglierla la sindaca Chiara Frontini che dando il benvenuto alla Santanchè «per la prima volta a Viterbo» auspica che la città «con il supporto del ministero potrà avere un ruolo strategico» in vista degli importanti appuntamenti del Giubileo 2025 e dell’Expo 2030.

Elogiando la bellezza, la storia della città e la solennità della sala Regia, che ha ospitato l'evento, la ministra Santanchè ha esordito dichiarando: «Voi viterbesi dovete avere un grande orgoglio di appartenenza».

«Abbiamo sempre sentito parlare di turismo come il petrolio d’Italia ma le cose non sono sempre andate così. Oggi invece con il Governo Meloni c’è un cambio di passo perché abbiamo sempre creduto nelle potenzialità ancora non valorizzate».

Rivolta alla platea - presenti, tra gli altri, il prefetto Cananà, il questore Vinci, i vertici delle forze armate e delle associazioni datoriali, i candidati FdI Daniele Sabatini e Giovanna Fortuna - ha affermato: «Il sindaco è capace e il governo vi è vicino».

Ha quindi invitato a «scrollarsi di dosso il vivere la vicinanza a Roma come una minaccia ma come una grandissima opportunità».

E l’opportunità può arrivare proprio dal Giubileo 2025.

«Sono previsti 30 milioni di turisti, già a partire da dicembre 2024, la sfida è intercettarli per farli venire nella città dei Papi».

Un turismo religioso, sorretto anche dai cammini della Via Francigena, che «può cambiare il volto dei flussi turistici nel territorio. Poi arriveranno anche i denari, 17 milioni e mezzo, con i quali si faranno molti interventi come quello del restauro di Santa Maria delle Fortezze».

Focus anche sul turismo termale, in forte crescita in altri Stati a discapito dell’Italia.

«A Parigi abbiamo parlato anche di Viterbo e delle terme ma occorre migliorare i servizi, servono standard qualitativi più alti».

E ora ci sono anche le risorse a disposizione: «un fondo rotativo da un miliardo e 380 milioni di euro».

Importante però dare un’identità al territorio.

«La Tuscia è un luogo incantevole ma molti non saprebbero dove collocarla, qualcuno potrebbe addirittura rispondere che si trovi in Toscana. Dovete far percepire il territorio, tutte le potenzialità, i prodotti tipici e anche i piccoli borghi».

«Avete un territorio - ha proseguito la Santanchè - che mette insieme turismo religioso, quello termale, quello enogastronomico. Tutti elementi per una storia di successo».

Senza dimenticare l’aeroporto turistico. «Uno scalo per piccoli aerei che porterebbe a un innalzamento degli standard turistici. Il turismo “alto” è una grande opportunità che aiuta a far crescere anche quello medio».

L’obiettivo nei cinque anni è lavorare per far diventare «il turismo la prima azienda della Nazione».

«Nel mondo c’è voglia d’Italia. Nel 2023 supereremo i dati pre-pandemia. Serve spirito di appartenenza da parte di tutti ma dobbiamo anche dimostrare di essere i più bravi del mondo
».

Per questo è importante la formazione delle professionalità operanti nel settore turistico.

La ministra Santanchè ha concluso il suo intervento con un riferimento a votare per il centrodestra il 12 e 13 febbraio.

«Viterbo non può vincere se non fa squadra con Roma e il resto del Lazio, e credo che vincere le Regionali sia il modo migliore per giocare in squadra».

All’incontro in sala Regia sono intervenuti anche il presidente della commissione Ambiente alla Camera Mauro Rotelli e l’assessore al Turismo Silvio Franco.

Dopo la consegna di un omaggio floreale da parte della sindaca Frontini, la Santanchè è partita alla volta di Civita Castellana. In precedenza aveva fatto tappa a Tarquinia, dove ha visitato il Museo Etrusco.

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