A meno di ventiquattro ore dalla rimozione della carcassa di Lucky, il pastore della Sila ucciso a colpi di arma da fuoco e ritrovato nel fosso a ridosso del Centro Chimico di Santa Lucia - zona via Antonio Baldini, sul posto sono arrivati i Carabinieri forestali. I militari hanno eseguito un accurato sopralluogo nelle vicinanze, passando al setaccio anche i casolari abbandonati o quelli abitualmente utilizzati dai pastori che allevano bestiame. Nessuna indiscrezione è trapelata, mentre sembrerebbe evidente che il cane sia stato ucciso in un posto diverso da quello in cui è stato poi rinvenuto.

Nessuna traccia evidente di sangue, nessun bossolo tra l’erba, solo i segni inequivocabili del passaggio di un fuoristrada che, scendendo la vallata, si è fermato nel punto in cui con molta probabilità ha scaricato il cadavere di Lucky, ha invertito la marcia ed è tornato indietro. Ma quanti e quali mezzi hanno la possibilità di percorrere quel tratto di strada? Chi avrebbe avuto interesse ad ammazzare un cane innocuo sapendo di fare una cosa sbagliata, tanto che se n’è poi disfatto come si fa con un sacchetto dell’immondizia? Gli inquirenti potrebbero aver imboccato la pista giusta, mentre si attendono i riscontri degli esami sul cadavere del cane, disposti dall’Autorità giudiziaria.