FIUMICINO - Educatrici di nidi e materne comunali in protesta contro il Comune. Le insegnanti lamentano l’esternalizzazione delle assunzioni e molte di loro sono state costrette ad essere assunte nel territorio di Roma. «La protesta delle insegnanti di nidi e materne, insieme alle AOC è un segno grande di quel disagio sociale che vogliamo contrastare». A riaccendere i riflettori sulla situazione del precariato nelle scuole di Fiumicino è Mario Baccini, candidato sindaco per il centrodestra a Fiumicino, in merito alle proteste del personale precario, aggiungendo: «Il precariato nella scuola è un danno non solo economico ma anche culturale e civile: ne risentono i ragazzi, a cui dovremmo dedicare l’attenzione che meritano non esponendoli a cambi continui nelle dinamiche educative, di riflesso le famiglie e le insegnanti che a loro volta non possono programmare la loro vita e in ultimo anche il Comune che offre un servizio precario e costoso perché costretto a servirsi di agenzie esterne».


«È necessario che l’Amministrazione si faccia carico di questa responsabilità eliminando il precariato soprattutto nel settore educativo. fFinora Fiumicino ha scritto, sulla gestione del personale, una pagina buia fatta di scelte inique dettate a volte da egoismo e nepotismo. Sono convinto e questo – conclude Baccini- l’ho scritto chiaramente nel programma di governo che voglio condividere con i cittadini che sia necessario, oggi più che mai, creare opportunità e stabilità per chi lavora, soprattutto per chi opera con i ragazzi», conclude Baccini.


A stretto giro però arriva la replica dell’Amministrazione comunale: «Ringrazio Baccini che con le sue dichiarazioni (leggi qui), del tutto errate, mi permette di ribadire un concetto fondamentale: le educatrici in dotazione organica nelle nostre scuole comunali, grazie a questa Amministrazione, di cui faccio parte, hanno finalmente tutte un contratto a tempo indeterminato», dice Paolo Calicchio, assessore alla Scuola del Comune di Fiumicino, che spiega: «Le stesse insegnanti, grazie ad un costante lavoro del coordinamento pedagogico e di tutto l’ufficio scuole, ricevono valide opportunità rispetto alla formazione, sia di carattere didattico, che psicologico e sociologico».


«Negli ultimi anni, infatti, abbiamo stabilizzato circa ottanta insegnanti dei nidi e delle scuole dell'infanzia comunali, docenti che hanno vissuto per oltre un decennio condizioni di assoluto precariato, per scelte scellerate fatte dalla precedente amministrazione», prosegue l'Assessore.


«Probabilmente Baccini si riferisce a situazioni che riguardano non certo le scuole comunali ma forse le scuole statali che, come dovrebbe sapere, vista la sua pregressa esperienza ministeriale, sono di competenza nazionale.


Vedremo se la Presidente Meloni manterrà quanto promesso in campagna elettorale e stabilizzerà le migliaia di persone ancora precarie nelle scuole del nostro paese», conclude Calicchio.