FIUMICINO - Nell’arrivare all’aeroporto di Fiumicino, l’auto del Papa ha sostato brevemente nei pressi del Monumento ai Caduti di Kindu, i 13 aviatori italiani uccisi in Congo l’11 novembre 1961. Alle vittime di quell’eccidio e a tutti coloro che hanno perso la vita partecipando a missioni umanitarie e di pace, Papa Francesco ha dedicato una preghiera, per poi procedere in direzione dell’aereo, decollato poco dopo proprio verso la Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan, per il suo 40mo Viaggio Apostolico. E prima di lasciare Casa Santa Marta e dirigersi all’aeroporto, il Pontefice ha incontrato una decina di migranti e rifugiati dalla Repubblica Democratica del Congo e dal Sud Sudan, i due Paesi che visiterà nei prossimi giorni, accolti e sostenuti, con le loro famiglie, dal Centro Astalli. Con loro anche il Prefetto del Dicastero per la Carità, il cardinale Konrad Krajewski.