GALLESE – Anche a Gallese è stata celebrata la giornata della Memoria per ricordare tutte le vittime della Shoah, coinvolgendo le nuove generazioni affinché non venga mai dimenticata la consapevolezza di quanto è stato e i volti degli ultimi testimoni che l’hanno vissuto per costruire un futuro in cui la dignità umana non sia mai più calpestata. I ragazzi della scuola secondaria di primo grado hanno assistito alla proiezione del film “La vita è bella” di Roberto Benigni. Gli operatori del Servizio civile universale hanno accolto i ragazzi nella sala multimediale del museo e centro culturale Marco Scacchi, conversando con loro su uno dei temi ancora più difficili da affrontare: ragazzi che parlano ai ragazzi di vicende orrende successe tanto tempo fa a persone che non hanno mai conosciuto. Ma è importante che il ricordo venga trasmesso anche da chi fortunatamente non è stato testimone. Il sindaco , a tal proposito, afferma: «E’ doveroso ricordare tutto ciò è avvenuto nell’indifferenza di chi ha osservato senza far nulla e dobbiamo sempre essere consapevoli e coscienti di ciò che l’uomo è stato capace di compiere. Lo dobbiamo ricordare a noi e abbiamo il dovere di trasmetterlo alle nuove generazioni affinché non si ripeta mai più quell’ orrore. I ragazzi del Servizio civile hanno saputo trasmettere questo messaggio alle nuove generazioni». Il film di Benigni racconta in modo paradossale una verità a lungo taciuta e lo fa con la leggerezza di Benigni poeta che insegna la felicità, quella semplice, l’uguaglianza e soprattutto l’amore di un padre verso suo figlio, Giosuè, che alla fine del film afferma: «Questa è la mia storia, questo è il sacrificio che mio padre ha fatto, questo è stato il suo regalo per me». Ed il regalo di Guido al figlio è la speranza e la voglia di vivere perché al di là di tutto «là fuori la vita era bella e avrebbe continuato ad esserlo».


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