Veronica Olivi

“Viterbo città universitaria”, siglato il protocollo d’intesa tra Comune e Università degli Studi della Tuscia.

Ieri mattina l’Aula Magna del Rettorato di Santa Maria in Gradi ha ospitato la cerimonia di firma ufficiale del patto, che istituisce una collaborazione sistematica tra le due realtà istituzionali per lo sviluppo economico sostenibile del territorio, la valorizzazione del patrimonio storico e culturale, la promozione delle arti dello spettacolo e dello sport e che consentirà di promuovere l’integrazione dell’Università con la città, valorizzando le rispettive competenze e strutture per metterle a disposizione della comunità con progetti organici e strutturali.

Tra gli obiettivi dell’accordo rientrano anche l’arricchimento e la diffusione delle conoscenze sul territorio e la crescita delle istituzioni scientifiche di ricerca.

«Puntare su un piano di sviluppo territoriale che metta al centro i giovani significa essere in grado di guardare al futuro. – ha dichiarato la sindaca Chiara Frontini nel suo intervento di apertura – Questo accordo intende far entrare l’università nella città a 360 gradi, per dire ai giovani della Tuscia, del Lazio, italiani e europei che Viterbo è pronta ad accoglierli ed è un luogo dove poter imparare, crescere, sviluppare relazioni e costruire nuove radici. Oggi poggiamo la prima pietra di un percorso fatto di progetti e iniziative che ci consentono di guardare verso un unico obiettivo e ci auguriamo possa trasformarsi in una base solidissima per il futuro di Viterbo città universitaria».

Il protocollo prevede anche una serie di interventi per la città e gli studenti, tra cui il completamento dell’anello di pista ciclabile. «L’ateneo ha in cantiere un piano di investimenti che sfiora i 30 milioni – ha aggiunto il rettore Stefano Ubertini – ed è importante che l’ateneo e la città crescano in sinergia. I numeri delle iscrizioni, in costante crescita dopo la pandemia, ci dimostrano che Viterbo è la città ideale dove venire a studiare e abbiamo la possibilità di accogliere studenti da tutto il mondo».

«Dopo il Covid Viterbo ha trovato una rinnovata scintilla di vita – ha affermato Andrei Maicoci, rappresentante degli studenti in Cda d’ateneo – anche grazie al lavoro delle associazioni studentesche e dell’amministrazione comunale, che ci ha accolto e si è dimostrata sempre disponibile ad ascoltare le nostre esigenze».

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