Doveva vincere e i tre punti sono arrivati contro il Falaschelavinio, diretta concorrente per la salvezza. Il Ladispoli vede la luce in fondo al tunnel e torna al successo dopo due quasi due mesi. Il 3-0 rifilato ai padroni di casa consente agli uomini di Castagnari di rosicchiare punti al Campus Eur portandosi a -5 dalla salvezza diretta. Ma la strada è ancora lunga e questo lo sa bene anche l’allenatore rossoblu che ora potrà preparare con più serenità il match all’Angelo Sale con Aurelia Antica Aurelio. Non ce la fa a recuperare Buonanno, Catese (
nella foto
) invece sì. Gli undici iniziali sono De Angelis tra i pali, nella difesa a 4 figurano D’Aguanno, Crocchianti, Salvato e Aracri da destra a sinistra. In mediana Tollardo, Catese e Paruzza con tridente offensivo composto da Teti, il perno centrale e ai fianchi Perez e Colace. Pietrobattista e Di Curzio partono dalla panchina. I 22 in campo si studiano e la prima possibilità è per i ladispolani. Bravo Tollardo a smarcare Teti al 9’ che prova la conclusione senza però impensierire troppo Frasca. Due timide chance per il Falaschelavinio ma al 36’ passano gli ospiti con Catese che riceve da Colace dall’out di destra e di prima calcia superando Frasca. Il gol è una mazzata per il Falasche. Nella ripresa gli uomini di Catanzani spingono sull’acceleratore. Al 6’ cross di Cipriani dalla sinistra ma Pirazzi si fa anticipare proprio in extremis dalla retroguardia ospite. Subito dopo è Martinelli a provare il gol del pareggio senza esito grazie sempre alla difesa che non si fa trovare impreparata. All’11’ però contropiede per il Ladispoli orchestrato da Colace che fa tutto bene ma in area di rigore non fa la cosa giusta e serve in ritardo Catese. Il raddoppio è nell’aria e arriva al 21’ con Aracri: l’esterno indovina l’angolino con un tiro micidiale. Per il laterale sinistro, sommerso dall’abbraccio dei compagni, è la seconda realizzazione in campionato. Per l’Academy il tris lo cala il neo entrato Di Curzio sempre in azione di contropiede e glaciale di fronte a Frasca. La punta si riscatta dopo l’errore dal dischetto contro il Nettuno nella gara precedente.


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