FIUMICINO - Che le somme richieste non fossero dovute lo ha dichiarato anche il Comune con un comunicato stampa ufficiale, dopo aver sentito il Consorzio di Bonifica Litorale Nord (e dopo le proteste dei cittadini e dei consiglieri di opposizione), ma è un fatto che, ad li là dei comunicati, l’iter dell’arrivo delle cartelle esattoriali non si sia fermato.


E per la Legge non basta una dichiarazione a stoppare i debiti che nel frattempo si vengono a creare, né risulta che ci sia stato unilateralmente da parte del Consorzio il blocco delle richieste.E così, come spesso accade in Italia, ci vuole l’avvocato. E non uno qualsiasi, ma l’avvocato Luciano Francesco Marranghello, già più volte intervenuto in sede di giudizio amministrativo per quanto riguarda l’Imu calcolata sui terreni sottoposti a vincolo sul territorio di Fiumicino.


Stavolta la questione è quella degli avvisi di pagamento mandati a raffica dal Consorzio di bonifica Litorale Nord, anche a chi risiede in area urbanizzata e dunque non dovrebbe essere compreso nell’elenco. Ma tant’è, gli avvisi sono arrivati e si è finiti davanti alla Corte di Giustizia Tributaria di Primo grado che, verificate le istanze presentate dall’avv. Marranghello, ha inviato una nota al Consorzio invitandolo “a non dare seguito agli adempimenti successivi alla notifica, desistendo dall’iscrizione a ruolo”. In poche parole, a fermarsi e non chiedere più soldi non dovuti.


Se da un lato è una notizia positiva, dall’altro risulta preoccupante. Sia perché non tutti hanno la possibilità di essere assistiti da un avvocato in questo iter, e secondo perché rappresenta per l’ennesima volta quanto sia complicata e vessatoria la burocrazia italiana, declinata ai diversi livelli amministrativi.