Secondo pareggio consecutivo per la Nc Civitavecchia nel campionato di serie A2. Ma stavolta le sensazioni sono decisamente diverse rispetto al brutto pari contro l’Ischia. A Palermo i rossocelesti hanno impattato per 7-7 contro i padroni di casa della Waterpolo, in una gara giocata nella collocazione particolare del sabato all’ora di pranzo alla piscina scoperta, cosa che sicuramente non ha permesso alle due formazioni di poter alzare i ritmi e dare vita ad una partita ricca di suspence.

Questo ha sicuramente messo la situazione dalla parte della Nc, che riesce ad esprimersi meglio quando il gioco non è troppo frizzante sui due lati della vasca. Il piano partita offerto dallo staff tecnico, che questa volta ha visto in panchina il solo Marco Pagliarini è chiaro: in attacco ritmi bassi e pronti a sfruttare le situazioni che si possono verificare dalla collocazione del doppio centroboa. Ne viene fuori un primo tempo, nel quale di emozioni se ne vedono poche e non è un caso che quando si senta la prima sirena, il risultato sia ancora di 0-0.

Nella seconda frazione mette fuori il naso il team siciliano, che con l’esperto Galioto apre la lattina dell’incontro nel momento in cui Maizzani aveva temporaneamente sostituito Visciola. Questa situazione suggella la voglia di imporsi del Civitavecchia, che capovolge l’atmosfera della gara con le conclusioni dalla distanza di Luca Pagliarini e di Minisini. Ma il Palermo ritrova l’equilibrio con Cardoni. L’atteggiamento da parte dei civitavecchiesi è quello giusto, anche se sono ancora molte le cose da sistemare.

Ciò che non collima è il fatto che in difesa ci siano troppe sbavature, tra giocatori lasciati completamente soli, a cui si aggiungono falli evitabili, così come alcune espulsioni. Il Civitavecchia, però, gioca sicuramente molto meglio dei padroni di casa e merita la vittoria, mentre gli avversari sembrano lontani parenti di quelli che solo una settimana fa avevano spezzato la serie di successi della Florentia.

La frazione più ricca di reti è la terza e si nota un batti-ribatti tra le due squadre che si alternano nella segnatura: Galioto riporta avanti i panormiti e risponde Gatto, Cardoni fa nuovamente il gol del vantaggio, ma pareggia Pagliarini, il quale replica anche alla successiva rete di Bogni. Nel finale sono i centroboa a rompere l’equilibrio. Da una parte Cardoni sfrutta lo spazio dal perimetro, dall’altra Romiti spreca una colossale occasione da gol in controfuga.

Si arriva all’ultimo quarto con la Waterpolo Palermo in vantaggio di un gol. E le speranze civitavecchiesi si assottigliano quando le reti di margine diventano due con la segnatura dell’implacabile Migliaccio. Proprio nel momento peggiore della sfida, l’unico nel quale che un vantaggio ben visibile da parte di una squadra, il Civitavecchia ha ancora in riserva le migliori energie. Prima Pagliarini realizza freddamente un rigore, giungendo al quarto gol della giornata.

Poi un tiro secco dalla distanza di Carlucci permette alla formazione di Marco Pagliarini di poter raggiungere il pari. Finale convulso, nel quale Romiti si vede estrarre un cartellino rosso e il Palermo spreca due occasioni in superiorità numerica. Ma è pareggio, un risultato che può essere accolto in due modi. Il primo è positivo, perché dopo tanti sabati negativi, finalmente si può parlare di un Civitavecchia redivivo, che ha dimostrato il suo potenziale, anche se, come detto, bisogna ancora migliorare diversi aspetti per poter mirare al meglio la salvezza.

Il secondo è negativo: c’erano tutte le basi per vincere. Farlo in trasferta avrebbe dato ulteriori certezze al gruppo, che ha dovuto fare a meno anche di Valerio Di Bella. Il Civitavecchia ha giocato molto meglio di un opaco Palermo. Però porta a casa solo un punto. In un campionato da battaglia e di sofferenza, come è e come sarà quello di Romiti e compagni, non ci si può permettere di lasciare per strada nulla, neanche le briciole.

Si conclude con cinque punti il girone d’andata per la Nc, in attesa che quello di ritorno inizi sabato prossimo con la quasi impossibile sfida al Vis Nova capolista. Cinque punti nell’andata, ma, probabilmente, ne serviranno il doppio nel ritorno per poter agganciare almeno lo spareggio playout, sperando che ci sia l’eventuale bella in casa.