Ci siamo, alle 14.30 parte a Livorno il rush finale della palla ovale della serie A girone 3 di ritorno dei biancorossi.

Speranze, sicurezze, certezze del Rugby Civitavecchia di rimanere nella serie A sono molte, ma poi è sempre il campo a parlare come arbitro unico e indiscusso.

Tuttavia questa regola non scritta rende questo sport affascinante perché anche un club di rugby di dimensioni relative relegate alla sua ubicazione nel girone di appartenenza, l’unica a non essere capoluogo di provincia o di regione, pone il Rugby Civitavecchia in una posizione interessante e piena di soddisfazione perché anche se piccola, parliamo di dimensioni economiche e di utenza della palla ovale, porta con se la parte ammaliante, attraente, avvincente, coinvolgente, invitante, irresistibile, seducente, da parte dei suoi sostenitori, nel seguire e far parte di questo sport.

Da oggi si inizia, anche se è stato fatto in parte da inizio campionato dalla dirigenza, dai tecnici, dall’intero staff di verificare, analizzare, controllare punti fatti, punti subiti e in particolare la posizione di classifica.

A tal proposito ricordiamo che il prossimo avversario, il Rugby Livorno 1931, ha tredici punti in classifica, posizionato terzultimo in classifica con quattro punti in meno dal Rugby Civitavecchia.

Fondato nel 1931 a Livorno, il Rugby Livorno 1931, vanta ben 22 campionati di Serie A (la vecchia serie A o A1 propriamente dette); insomma una squadra da una forte tradizione.

Il Crc viene da un girone fatto di alti, tutte vittorie in casa, e bassi, tutte partite perse fuori casa.

La speranza dei biancorossi e di tutta la dirigenza del Crc è quella che si interrompa la cabala, incrociando le dita, e che finalmente dimostri di poter raggiungere la famosa salvezza comoda con anticipo; per fare ciò bisogna iniziare ad invertire il trend negativo lontano dalle mura amiche del Moretti Della Marta di Civitavecchia fin da subito.

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