Riparte con una trasferta vicina la missione serie D per il Civitavecchia, atteso da un derby comprensoriale. Alle 11 i nerazzurri saranno all’Enrico Galli per sfidare il Cerveteri, quintultimo in classifica, ma in crisi di risultati. E chi non è al meglio della forma è anche la squadra di Alessio Bifini, che nelle tre partite d’inizio anno ha rimediato due punti in tre partite, con il momento di flessione culminato con la sconfitta contro la W3 Maccarese. In settimana c’è stato un confronto tra dirigenza e giocatori, che è stato nel simbolo del colloquio e della cordialità. Non si può dire che sia stata una strigliata vera e propria, ma di una manifestazione d’intenti di tornare a fare risultati. Tra Civitavecchia e Cerveteri c’è una differenza tecnica abbastanza evidente. Speriamo che non ce ne vogliano mister Superchi, tra l’altro ex della gara, e il presidente Lupi, ma la realtà attualmente è questa. Poi è chiaro che i verdazzurri hanno carte pronte da lanciare sul tavolo per poter fronteggiare gli avversari, però, ora come ora, non è che il vero avversario del Civitavecchia è proprio lo stesso Civitavecchia? «Non credo che la situazione sia questa - afferma il ds nerazzurro Daniel D’Aponte - dire il contrario darebbe una carica di presunzione, pratichiamo uno sport dove si scende in campo 11 contro 11, ovviamente i valori dei calciatori possono fare la differenza, ma ci vuole sempre rispetto dell’avversario. Non possiamo decidere in autonomia quale può essere il nostro destino sulla gara. Dobbiamo essere consapevoli della nostra forza, ci sentiamo una squadra forte, possiamo recitare fino alla fine un ruolo da protagonisti nel nostro campionato. Il Cerveteri si trova in una situazione di classifica non ottimale, ma troveremo una formazione carica di motivazioni, con elementi giovani, sulla falsariga del Quarto Municipio, che metterà in atto il suo entusiasmo. Dobbiamo stare attenti, con la voglia di tornare da Cerveteri con tre punti. Non dimentichiamo che non molto tempo fa i ceriti hanno fermato la W3 Maccarese. Non c’è nessun esito scritto». A centrocampo ci dovrebbe essere maggiore respiro dopo il rientro dalle squalifiche di Hrustic e Luciani, mentre Proietti ne avrà ancora per un po’, con la speranza di un recupero flash per la gara fondamentale contro l’Anzio. Mancherà anche Leonardi, che è acciaccato e non sarà a disposizione. «In settimana ho visto una squadra molto concentrata - spiega Daniel D’Aponte - ferita, che sa di vivere un periodo “no”, ma sa al tempo stesso che deve fare qualcosa per poter invertire la rotta già da domenica. Abbiamo avuto modo di confrontarci, di parlare con il gruppo, di capire quali difficoltà abbiamo vissuto in queste settimane che ci hanno portato ad ottenere questi risultati che non ci aspettavamo arrivassero. È stata una settimana positiva, interessante, servita per compattarci ed unirci ancora di più rispetto a quanto già eravamo. I ragazzi sanno bene quanto è importante la gara di Cerveteri, sono sicuro che non vedono l’ora che inizi per dimostrare che i risultati arr
ivati recentemente sono solo figli di un momento negativo». Questa settimana abbiamo deciso di ascoltare le parole di D’Aponte, innanzitutto per avere il termometro sul momento del gruppo, ma anche per fare un ritorno al passato, visto che il dirigente è un ex, avendo vinto un campionato di Promozione con i verdazzurri, con alla guida mister Daniele Fracassa. A causa del Covid, quella salita non arrivò né dal campo né con feste particolari e bizzarre, ma con i pronunciamenti della Lega Nazionale Dilettanti, cosa che ha tolto molto all’euforia per il risultato ottenuto. «A Cerveteri ho trascorso momenti importanti - spiega Daniel D’Aponte - è stata la mia prima vera esperienza lontano da casa, che si è conclusa nel migliore dei modi e che mi ha fatto vivere la mia prima gioia in questo ruolo che ricopro. Quando vedo il Cerveteri in Eccellenza, sento c’è anche qualcosa di mio, anche se quello di ora è completamente nuovo negli interpreti sia come giocatori che staff dirigenziale. Per me rimarrà un’esperienza bella e piacevolissima, che mi porterò sempre dietro. La prima gioia non si scorda mai. Sarà una bella emozione tornare al Galli, ma domenica rappresenterò la mia città e la mia società, quindi voglio tornare a casa con i tre punti. Da lunedì sarò nuovamente un simpatizzante dei colori verdazzurri». La gara si disputerà a porte chiuse, a causa della mancata risoluzione dei problemi burocratici per l’apertura della tribuna dello stadio Enrico Galli, che porta il nome di Alessandro Cordelli. Nonostante il fatto che le gradinate saranno occupate solo da dirigenti e giornalisti, è scontato che una massiccia folla partirà da Civitavecchia per sostenere comunque la squadra di Alessio Bifini, sistemandosi in qualche modo all’esterno, dove c’è qualche zona da cui si può scorgere il manto erboso. A dirigere la gara del Galli sarà Wael Abu Ruqa della sezione di Roma 2. A coadiuvarlo ci saranno Andrea Giovagnoli e Daniele Conti, che completeranno una terna interamente proveniente dalla sezione capitolina.

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