TARQUINIA – Tanta tristezza ma anche gioia e amore verso un uomo buono e amato che resterà nella storia della città di Tarquinia. Questi i sentimenti che si sono incontrati negli animi dei tarquiniesi che ieri pomeriggio hanno voluto porgere l’ultimo saluto a Benedetto Medici, lo storico custode della statua del Cristo Risorto di Tarquinia.

Benedetto si è spento all’età di 82 anni lasciando un vuoto nella città alla quale ha dato tanto. Un ultimo saluto, quello di ieri, scandito dalla presenza di tante persone ma anche dei simboli più cari a Benedetto.
Uno striscione è stato posto sul portone della chiesa di S. Giuseppe dove era stata allestita la camera ardente.

Proprio da lì, dalla piccola chiesa che era la sua seconda casa, è partito il feretro, sotto gli occhi addolorati di parenti e amici.

Accompagnato da uno dei tronchi simbolo della processione del Cristo risorto che ogni anno sfila per le vie della città di Tarquinia nel giorno di Pasqua, il feretro è stato portato a spalla, verso la chiesa di S. Leonardo, da alcuni degli uomini dell'Associazione Fratelli del Cristo Risorto, a ritmo della marcetta, tradizionale musica della processione del Cristo Risorto suonata anche in questa occasione dalla banda musicale Giacomo Setaccioli.
A rendere omaggio a Benedetto c’erano anche gli sparatori della processione  e i bersaglieri di Tarquinia oltre che diversi rappresentanti della giunta comunale.

Un addio che è stato al contempo una festa, nella speranza della resurrezione, che si è conclusa con la benedizione di Don Augusto Baldini e con un lungo applauso della sua tanto amata Tarquinia.