Annamaria Lupi

«Il 14 febbraio celebreremo la festa dell’amore per la Tuscia e tutta la Regione».Parola di Francesco Rocca, candidato presidente del centrodestra alle Regionali del 12 e 13 febbraio, ieri a Viterbo per l’incontro molto partecipato che si è tenuto al Salus Terme.

Sanità, viabilità, aeroporto e terme.Sono i temi prioritari trattati nel suo intervento che, confessando di essere un passionale, ha esordito stigmatizzando: «Negli ultimi 10 anni il Lazio è stato abbandonato, una regione che non è stata amata né curata. E lo sanno bene i cittadini quando si parla di sanità».

E attacca frontalmente il suo diretto competitor: «D’Amato fa finta di non sapere, ma nel 2023 ha lasciato medici e infermieri a cercare posti letto con un fax».Per questo propone «nei primi 100 giorni di governo appronteremo un sistema digitale per avere una visione immediata di tutti i posti letto disponibili».E per arginare la piaga delle lunghe liste d'attesa: «Nel Recup verranno inserite anche le strutture private convenzionate». Non solo, rimarca: «Che c'è ne facciamo delle Case della salute se mancano medici e infermieri?»«Il Lazio è la regione con i tempi di attesa più lunghi nei pronto soccorso perché l'ente non sa spendere le risorse. Dei 48 milioni stanziati dal precedente governo è stato utilizzato soltanto il 3%» incalza il candidato presidente.«Ho organizzato cose complesse - ricorda Rocca facendo riferimento anche alla gestione del Sant’Andrea - e dall’esperienza in Croce Rossa ho imparato che se c’è un’emergenza la devi risolvere subito, non puoi dire domani».Per il candidato governatore «il Lazio sta scivolando verso la povertà. Occorre far ripartire le imprese per creare occupazione».Per risolvere la «vergogna dei collegamenti» propone il raddoppio binari della ferrovia Roma-Viterbo mentre per quanto riguarda la Cassia «è una questione che va maneggiata con cura per la presenza di bellezze storiche e archeologiche».Particolare attenzione sulle bellezze paesaggistiche del Viterbese «con un piano regolatore energetico per evitare lo scempio del territorio». Singolare poi il fatto che la Regione Lazio, nonostante l’immenso patrimonio artistico, non abbia un assessorato alla Cultura.

Un’incongruenza sottolineata anche dal sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, intervenuto per la lista Noi Moderati e Rinascimento. Una delle sei in campo a sostegno di Rocca presidente.Oltre alla viabilità, coniugata anche in termini di sviluppo turistico, focus sulle terme.«Possiamo fare di Viterbo un importante polo termale, recuperando l’ex stabilimento Inps. In 10 anni avrebbero potuto fare molto» osserva.Senza dimenticare la rilevanza per il territorio del settore agricolo. Parlando della campagna elettorale, Rocca afferma: «Sento un entusiasmo straordinario, sento che questa è la volta buona per dare un’anima alla nostra regione» e conclude dando appuntamento al 14 febbraio «per celebrare la festa dell’amore alla Pisana».Il presidente della Provincia Alessandro Romoli, plaudendo l’approccio di Rocca alle criticità «dando sempre risposte concrete», lo ha accolto con un «Benvenuto come amico di questa terra». Dopo il saluto istituzionale sono intervenuti i coordinatori provinciali per presentare le sei liste che sostengono il candidato presidente del centrodestra.Fabrizio Molina per la civica Rocca: Gino Stella per l’Udc: Vittorio Sgarbi per Noi Moderati-Rinascimento: Francesco Ciarlanti, vice coordinatore di Forza Italia; Andrea Micci per la Lega e Massimo Giampieri per Fratelli d’Italia.Gran finale con tutti i candidati sul palco con Rocca a cantare l’inno italiano.

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