TARQUINIA - Terza tappa oggi a Tarquinia presso Palazzo Bruschi Falgari - Biblioteca Cardarelli in via Umberto I, 34 per il seminario “Cerveteri, Roma Tarquinia”, studi in ricordo di Mauro Cristofani e Mario Torelli, due studiosi che hanno legato il proprio nome, fra i molti temi, anche alla storia e all'archeologia di Cerveteri e Tarquinia. Di Mauro Cristofani ricorre quest’anno il venticinquesimo anniversario della morte; mentre Mario Torelli è recentemente scomparso. Sarà presente all’incontro di oggi anche il direttore generale dei musei Massimo Osanna. L’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Ispc) del Cnr dedica da molti anni una specifica ricerca all'organizzazione territoriale e ai complessi archeologici della città e delle necropoli di Cerveteri e, di recente, ha stipulato una specifica convenzione scientifica con il Parco archeologico di Cerveteri-Tarquinia. In virtù di questo e dei comuni interessi di ricerca, il Parco e il Cnr-Ispc hanno organizzato un convegno internazionale dal titolo "Cerveteri, Roma e Tarquinia. Seminario di studi in ricordo di Mauro Cristofani e Mario Torelli". L’evento è organizzato con il patrocinio dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici e della Soprintendenza Abap per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale e con il supporto delle amministrazioni comunali di Cerveteri e Tarquinia, della Fondazione Luigi Rovati e della Società Tarquiniense d’Arte e Storia.Il convegno si è aperto il 25 gennaio a Roma nella sede del Cnr, che ha da poco inaugurato i festeggiamenti del centenario dalla sua fondazione; ed è proseguito ieri a Cerveteri. Oggi ultima tappa a Tarquinia.«Con l’istituzione del Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia è nata - spiegano gli organizzatori - una realtà culturale bicipite, che ratifica quanto già l’Unesco aveva sancito con l’inserimento congiunto delle necropoli etrusche dei due centri nella lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità. L’Unesco prima e il Ministero della Cultura poi hanno così unito i destini delle due antiche metropoli etrusche. Le due città non furono però alleate, se non di rado, nei vari tornanti della storia: basti considerare i differenti rapporti di Cerveteri e Tarquinia con Roma, sia in epoca arcaica, sia in epoca repubblicana. Le giornate di Studi intendono riesaminare i rapporti incrociati tra le tre città, tra l’Orientalizzante e l’età repubblicana, per fare emergere le linee di sviluppo e gli eventuali snodi che ne hanno caratterizzato la storia politica, economica e sociale. L’argomento sarà affrontato, in maniera multidisciplinare, da studiosi italiani e stranieri, da diversi punti di vista, utilizzando tutte le fonti documentarie disponibili».©RIPRODUZIONE RISERVATA