TOLFA - ALLUMIERE - I circoli del PD di Tolfa e Allumiere e i consiglieri comunali dello stesso gruppo criticano le amministrazioni comunali di Tolfa e Allumiere. «Lunedì al Teatro Claudio è stata organizzata dalle amministrazioni di Tolfa e Allumiere una conferenza in occasione del “Giorno della Memoria”. La conferenza dal titolo "Storia di due destini opposti tra solidarieta e indifferenza" ha visto come ospite l’sssessore alla Memoria della Comunità Ebraica di Roma. Sarebbe stata una bellissima iniziativa se non fosse che gli stessi che l'hanno organizzata sono i primi ad avere la Memoria corta, da una parte troviamo l'attuale sindaco di Allumiere che partecipò, sotto la giunta Battilocchio, all'approvazione e intitolazione di una via al padre del “manifesto della razza” G. Almirante, senza mai mostrare neanche un minimo ripensamento. Dall'altra, a Tolfa, troviamo una maggioranza che non più di due mesi fa ha votato contrariamente a una mozione che chiedeva la rimozione di quella via vergognosa, apportando come motivazione che “non sarebbe stato carino” togliere qualcosa che ha voluto qualcunaltro. E questa, a casa nostra, si chiama indifferenza».«Immaginate se i partigiani, i Padri Costituenti di allora, avessero avuto la stessa "sensibilità" - spiegano vertici del Pd di Tolfa e Allumiere e i consiglieri comunali di entrambi i comuni - probabilmente oggi non staremmo a celebrare il giorno della Memoria e sul palco avremmo qualche rappresentante del MSI, anziché l'assessore alla Memoria della Comunità Ebraica. E a tal proposito, ci stiamo chiedendo da giorni se proprio quest'ultimo è stato messo a conoscenza di tutto ciò. Chissà se l'hanno portato a passeggiare per quella stessa indecorosa via, fermandosi magari davanti all'altro scempio marmoreo che richiama il ventennio fascista, realizzato per volontà di chi, quel ventennio, lo ha sempre osannato». «Il Giorno della Memoria non è una data sul Calendario, non è un giorno all'anno in cui ci si lava la coscienza per tutto l'odio e l'indifferenza perpetrati. Il Giorno della Memoria - aggiungono - deve essere un monito costante, a ricordare che dal male non può che nascere il male e che, per fare questo, la storia deve essere raccontata e non reinterpretata a nostro piacimento. Saremmo stati lieti se avessero organizzato questa Giornata perché davvero sentita, perché davvero in coerenza con il loro agire e sentire. Ma quella Via è ancora lì nonostante tutto, nonostante gli appelli anche dell'Anpi. Per cui, se questo è il messaggio che vogliono trasmettere al mondo e ai ragazzi, che l'apparenza conta più della sostanza, che la coerenza non è importante, ma lo è l'apparire, che la Memoria è un mero cerimoniale, allora non ci stiamo: per la memoria di quelle donne e uomini deportati, per rispetto della nostra Costituzione, perché non accada mai più. C'è stato qualcuno che ha ucciso, torturato e perseguitato almeno tanto quanto i fascisti e i nazisti: gli indifferenti. E come diceva qualcuno molto più bravo di noi, qualcuno di grande come Gramsci: noi odiamo gli indifferenti".©RIPRODUZIONE RISERVATA