CERVETERI – Passi in avanti per l’apertura di un Centro antiviolenza territoriale. L’ufficio dei Servizi Sociali ha ultimato le procedure di affidamento del servizio e l’assessore alle Politiche sociali lo conferma. «Il contratto è pronto – rassicura Francesca Badini – lo stanno visionando sia il segretario generale del Comune che il dirigente. Non appena verrà sottoscritto, quindi solo una formalità, l’associazione BeFree potrà accedere ai locali. È davvero questione di pochi giorni». Il Centro lavorerà alla realizzazione di un piano di accoglienza e supporto alle donne e ai loro figli minori, vittime di violenza o che si trovino esposte a minacce di ogni forma, indipendentemente dal luogo di residenza. «È un servizio fondamentale – prosegue Francesca Badini - anche se l’auspicio chiaramente è che non ve ne debba mai essere bisogno di utilizzo. Ancora oggi assistiamo a quotidiani episodi di violenza. Da anni Cerveteri è sempre in prima linea con progetti e iniziative di sensibilizzazione su quella che purtroppo è una piaga della società». Una sessantina le donne assistite dallo sportello antiviolenza di Cerveteri e Ladispoli in questi anni. Numeri importanti che rendono la struttura ormai un punto di riferimento da tanti anni per le donne vittime dei mariti o dei propri compagni. La struttura di via Martiri delle Foibe dovrà restare aperta almeno 5 giorni alla settimana, compresi i giorni festivi e dovrà necessariamente essere attivato un numero di telefono dedicato attivo 24 ore su 24, anche collegandosi al numero di pubblica utilità 1522.

Il progetto è stato finanziato dalla Regione Lazio grazie a circa 70mila euro l’anno. Un centro è già presente da anni invece all’interno del poliambulatorio della via Aurelia a Ladispoli.

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