GIAMPIERO ROMITI


Nicola Guzzone, s’è reso conto che rappresenta la sorpresissima della prossima kermesse elettorale regionale ?


“Be’ se lo ripete dopo averlo già scritto, significa che dev’essere proprio così”.


Come è nata l’idea di questo suo clamoroso debutto in politica e per giunta in una “competizione” tanto particolare quanto difficile come quella per la conquista di un seggio alla Pisana ?


“Insieme ad un gruppo di amici abbiamo deciso di riempire un vuoto di rappresentanza puntando sulla rilevanza di tematiche peculiari nell’interesse del territorio”.


Indubbiamente uno splendido proposito. Ma non c’è qualcosa in più che l’ha spinta ad affrontare questa prova molto impegnativa ?


“A cosa si riferisce ?”


Alla sua recentissima conferenza nel corso della quale ha detto di voler colmare il gap del deficitario impegno di una generazione, la sua chiaramente !, colpevole di non aver prodotto granchè. Non è forse quel che ha ribadito con ammirevole convinzione ?


“Assolutamente sì”.


La sua, siamo sinceri, è stata un’ammissione da applausi. Cos’è che lei e i suoi coetanei avvertite di aver approfondito poco o addirittura per niente ?


“Come accade in qualunque processo storico, ritengo che la condizione di crisi che stiamo vivendo è imputabile a scelte discutibili a lungo ignorate”.


E pertanto colpevolmente ?


“Direi ”.


Tra tali scelte ce ne è forse una che ritiene maggiormente sbagliata rispetto alle altre ?


“Certo. E mi riferisco al liberismo sfrenato, al dover necessariamente scegliere tra lavoro e ambiente, creando a tutti gli effetti quello che è un ricatto occupazionale. Sono convinto che non può esistere la contraddizione tra diritto del lavoro e diritto ad un ambiente salutare”.


E questo da sempre determina l’odiosa, inammissibile , sanguinosissima guerra tra poveri…


“Decisamente, purtroppo”.


Quali i punti più importanti del suo programma ?


“Quattro e tengo a sottolineare che non possono essere concepiti a compartimenti stagni, ma vanno considerati interconnessi”.


Benissimo e allora cominciamo dal primo.


“Ecologia e sviluppo sostenibile, senza dire no a tutto epperò proponendo buone pratiche nel pieno rispetto della legalità”.


Sotto con il secondo.


“Giustizia sociale per non sottostare al ricatto occupazionale.


Passiamo al terzo.


“Crescita armonica del territorio, offrendo opportunità a quei giovani che stanno costruendo la propria vita. Allo stesso tempo però vogliamo anche sostenere chi il lavoro lo ha perso o non lo ha, creando percorsi virtuosi di collocamento e ricollocamento grazie al potenziamento dei centri per l’impiego di competenza della Regione Lazio. Tutto ciò perché nessuno deve rimanere indietro”.


Dulcis in fundo, il quarto.


“Cultura e giovani ovvero la necessità urgentissima di allestire centri di aggregazione doversi potersi confrontare. L’idea di base nasce da esperienze da me vissute, dove abbiamo “costruito” ambienti positivi ed accoglienti sviluppando il senso civico ed il rispetto del bene comune.


Chiarissimo. Chi la conosce come le sue tasche afferma però che il tema a lei più caro è quello ambientale. Giusto ?


“Ciò che più deve interessare ai nostri concittadini e agli abitanti dei centri limitrofi non è quello che dico io, bensì che il solo polo energetico di Civitavecchia contribuisce in larghissima misura alla produzione di CO2. Grazie esclusivamente al lavoro straordinario di Comitati e Movimenti, che hanno portato sulle loro posizioni tutte le istituzioni, si è scongiurata la iattura della centrale di Tvn a gas proposta da Enel”.


Un successone…


“Indubbiamente. Per la prima volta in Civitavecchia ambiente e lavoro non sono stati più in contrapposizione. Oggi siamo nella condizione di mettere insieme tutela ambientale, bonifica del territorio e creazioni di buona occupazione”.


Ne parla con gli occhi che brillano di una luce abbagliante.


“Quanto accaduto non può non far provare enorme soddisfazione. Ora dobbiamo essere bravi a governare processi del genere e fare in modo che Civitavecchia diventi sia l’hub del Mediterraneo per le rinnovabili che l’eccellenza della ricerca”.


E’ un sogno ?


“ Al contrario il passo iniziale di un cambiamento epocale della nostra città e del territorio. I quali, da inquinati e depressi, devono diventare un laboratorio per le già citate energie rinnovabili, fondamentali per la buona qualità dell’aria e per la salute dei cittadini”.


Cos’è che lei si augura avvenga all’indomani della tornata elettorale di Febbraio ?


“Il raggiungimento di una programmazione e di una governance trasparenti per quanto concerne i posti di lavoro; apertura del confronto con i comitati dei pendolari; eliminare le criticità dei trasporti. Inoltre occorre potenziare i servizi sanitari da erogare al cittadino e riconoscere contrattualmente l’enorme dispendio portato avanti da medici ed infermieri durante la pandemia”.


In bocca al lupo, Guzzone.


“Viva il lupo”.


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