«Aver piazzato due “colpi” come la soluzione del rebus Fiumaretta e la riacquisizione di ex Italcementi e Poligono del Genio vale un plauso. Il plauso a chi ha concretizzato questa operazione, cioè Amministrazione comunale e Autorità di sistema portuale (e non marginale mi pare il prestigioso coinvolgimento di una istituzione come Università Roma Uno e Roma Tre), deve essere convinto da parte di tutta la città». Inizia così una nota del consigliere comunale Vittorio Petrelli che commenta la firma dell’accordo procedimentale tra Mit, Adsp e Comune. «Lo sarà a maggior ragione da parte mia, perché posso rivendicare un ruolo di proposta e supporto - dice Petrelli -, che tante volte ha attirato polemiche e che invece in momenti come questi ritrova la giusta considerazione per quello che è. Il fatto che il Sindaco stesso abbia riconosciuto l’importanza di fare quadrato su grandi temi di sviluppo come questi restituisce la giusta dimensione alle scelte in direzione dell’interesse pubblico operate da me e dal movimento civico che mi ha eletto». Petrelli si riferisce al fatto che molto spesso l’amministrazione si sia poggiata al suo voto per l’approvazione di atti, azione spesso duramente criticata dall’opposizione che lo ha accusato di fare da “stampella”. «Ora però - continua Petrelli - arriva la parte più difficile. Non mi metterò certo nella scia di coloro che vanno a cercare la proverbiale pagliuzza negli occhi altrui, quando l’ingombrante trave resta al suo posto (non voglio scomodare sempre gli usi civici: parliamo allora di biodigestore?). Occorre tuttavia che i mesi a venire siano caratterizzati da una opera responsabile di vigilanza e proposta del Consiglio comunale, nelle sue funzioni. Una riqualificazione efficace di un quadrante vitale della città è più importante del pur voluminoso dato numerico dei 35 milioni di euro. Affinché esso si traduca in opportunità di sviluppo, migliore qualità della vita e occupazione serve che questi finanziamenti siano ottimamente impegnati per l’integrazione urbanistica tra città e porto». Insomma, per Petrelli si tratta di un momento davvero fondamentale e di svolta, in grado di dare un nuovo volto a Civitavecchia. «L’operazione Italcementi-Fiumaretta - conclude - può davvero essere una delle più importanti degli ultimi cinquanta anni a Civitavecchia: per metterla al riparo da storture, facciamo sì che non siano i giochetti politici a condizionarla. E noi vigileremo soprattutto affinché ciò non accada».


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