CERVETERI - Prima la denuncia, poi i sigilli. Giorni fa gli ispettori del lavoro dell’Asl di Rm 4 erano arrivati a sorpresa nell’isola ecologica di via Settevene Palo Nuova a Cerveteri per controllare i mezzi. Quattro quelli posti sotto sequestro perché valutati obsoleti. A sostenere le ragioni dei netturbini, tra i vari, il sindacato Ugl che si era persino rivolto alla prefettura di Roma per risolvere una situazione che va avanti da troppo tempo tra ruote usurate, sedili distrutti e azionamento meccanico dei contenitori spesso in tilt. Sindacati a parte, si attiva anche il fronte civico della politica. «A quanto ne sappiamo – attacca Alessandro Magnani di “Con Cerveteri civica” - la flotta è stata praticamente dimezzata e questo ha creato diversi disservizi. Ad esempio, per alcune zone sono disponibili solamente mezzi mono-vasca, invece dei bi-vasca previsti dal contratto. Eppure, il capitolato parla chiaro: l’appaltatore deve garantire l'efficacia e l'efficienza degli automezzi, nonché la gestione differenziata dei materiali fin dal momento della raccolta. Non è possibile metterci una pezza raccogliendo in una sola vasca entrambi i materiali: ci troveremmo di fronte ad una contaminazione che renderebbe inutilizzabili i rifiuti per la differenziazione e il riciclo». Per i civici di Magnani insomma l’ipotesi di un doppio passaggio, come alternativa, richiederebbe un tempo maggiore e avrebbe impatti ambientali ben differenti. «Ci domandiamo – prosegue Magnani - in quali condizioni stia operando a questo punto l’appaltatore e la risposta la troviamo nei ritardi e nelle mancate raccolte lamentate dagli utenti».

Viene tirata in ballo anche la Giunta comunale. «I nostri amministratori stanno vigilando in modo adeguato su questo sciagurato affidamento, che durerà ancora alcuni mesi, con i fatti, non soltanto alternando proclami e silenzi? Quando i cittadini verranno finalmente coinvolti con iniziative di partecipazione e confronto?». Poi arriva la solidarietà ai netturbini da parte del movimento Con Cerveteri civica. «Ci sentiamo di esprimere la nostra vicinanza ai lavoratori che si trovano a dover gestire situazioni imbarazzanti senza averne la responsabilità, che lavorano in condizioni inadeguate e che, anche quest’anno, hanno percepito in ritardo le tredicesime». In stato di abbandono – sempre secondo il sindacato - anche i locali dell’isola ecologica, tra cui spogliatoi e servizi igienici. Sotto accusa infine la rimessa dove vengono svolte le mansioni di carico e scarico rifiuti. Sul fronte del degrado invece gli abitanti continuano a segnalare la presenza delle discariche a cielo aperto lungo la Settevene Palo. Un problema questo mai risolto sull’arteria provinciale indice di un degrado sempre presente in una delle aree più suggestive del territorio. Gli automobilisti continuano a fare lo slalom tra la spazzatura e i materiali ingombranti abbandonati
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