LADISPOLI – In estate si erano spinti fino a riva raggiungendo la spiaggia di Torre Flavia e immergendosi poi nel canale di fronte alla preziosa palude tra Ladispoli e Cerveteri. Stavolta, i granchi blu, si troverebbero nel fiume Sanguinara, altro versante della città e dalla foce via via sarebbero riusciti a risalire il fosso. Un esemplare ad esempio è stato rinvenuto l’altra mattina da un cittadino che vive nel quartiere Cerreto e che si era spinto fino al fiume naturale per portare a passeggio il cane. Una presenza da tenere in debita considerazione secondo gli esperti che li studiano perché potrebbero minacciare, col tempo, le altre specie presenti, come pesci, girini e invertebrati.


L’ALLARME
«Da quel che sappiamo – parla Corrado Battisti, gestore della palude di Torre Flavia per Città Metropolitana – di tanto in tanto qualche granchio di colore blu si presenta qui sulla nostra costa. Certo, non era mai accaduto che spuntasse fuori in un fiume. Ci aspettiamo delle novità, le femmine sono rimaste però più in zona palude e quindi in primavera le uova potrebbero schiudersi. Vedremo, noi osserveremo sempre la situazione ma siamo consapevoli che una invasione comporterebbe dei cambiamenti dell’habitat naturale e faunistico esistente».


Questa specie definita aliena in estate si è fatta conoscere un po' ovunque sul litorale laziale. Molti esemplari erano già apparsi sulle spiagge di Ladispoli, poi però anche a Fiumicino e Ostia e Santa Marinella tanto da spingere Legambiente Lazio a divulgare una nota ufficiale sulla loro presenza, una novità sicuramente dal punto di vista scientifico.


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