CERVETERI – «Non so perché mi abbiano rubato quel borsone, dentro avevo soltanto dei libri». Il signor Giuseppe, senza fissa dimora di 76 anni, non riesce a darsi una spiegazione. Pochi giorni fa qualcuno gli ha fatto sparire il borsone che aveva appoggiato su un tavolino di un’attività commerciale. Vive a Cerenova, frazione di Cerveteri, e spesso, per passare il tempo, si mette a leggere di fronte alla storica panetteria di “Arte e farina”. È partito subito un tam tam sui social da parte degli stessi commercianti di Cerenova e dei cittadini affinché venisse trovato. Giuseppe ha potuto riavere i suoi libri. «Erano a 200 metri da qui – racconta – magari è qualcuno di passaggio che se n’è andato e li ha gettati via. Chissà, pensava dentro la borsa di trovare dei soldi. Ma non c’era niente dentro. Sono stati portati ai carabinieri e per fortuna li ho di nuovo con me. Sinceramente continuo a non capire perché la borsa me l’abbiano rubata. Ma che ci dovranno mai fare?». Ci sono furti e furti, e questo ha indignato la comunità perché ha riguardato una persona composta e conosciuta. In tanti hanno aiutato il 76enne, che si porta benissimo la sua età. È italiano, romano per la precisione, e da due anni si trova a Cerenova: è ospite da alcuni amici ma come raccontato è pronto a tornare nella Capitale. Per oltre 12 anni – ha confermato – ha lavorato in banca per poi effettuare altri lavoretti più artigianali. A Cerveteri e Ladispoli negli ultimi anni è aumentato il numero dei senza fissa dimora. Molti vivono in camper, altri ancora nei prefabbricati abbandonati. Poi c’è la storia di Giuseppe, un uomo che per ragioni sentimentali si era trasferito a Cerenova e che comunque è riuscito a trovare degli amici che di tanto in tanto gli danno ospitalità.

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