CIVITAVECCHIA - Quando la pezza è peggio del buco. E il buco, in questo caso, è anche economico. La situazione di Csp non è delle migliori, anche se nessuno all’interno della maggioranza vuole ammetterlo o almeno parlarne. Perché se intervenire vuol dire firmare, come maggioranza, un comunicato come quello di ieri in replica alla questione sollevata domenica su questo giornale dalla capogruppo della Svolta Fabiana Attig, resta difficile credere nel buono stato di salute di Csp.

«Questa maggioranza - scrivono rivolgendosi ai lavoratori - non consentirà alcuna speculazione sulla loro pelle, nonostante i tentativi che una sgangherata e male assortita combriccola sta cercando di mettere in piedi. Chi oggi compie operazioni di terrorismo psicologico a mezzo stampa (evidentemente pensando che nessuno ricordi i buchi nell’acqua delle precedenti profezie del malaugurio) non avrà alcuna sponda nella maggioranza. Sono peraltro gli stessi che volevano conferire gli immobili comunali per “salvare” Csp, cosa di cui puntualmente non c’è stato alcun bisogno: infatti, il Comune può oggi raggruppare le misure di sostegno alla partecipata, guardando a servizi rinnovati e dopo ben due anni di esercizio, nella sede deputata, che è il consiglio comunale. Nessuna spesa fuori controllo, quindi, e nessun risvolto occupazionale negativo: d’altronde, chi parla, non a caso ha disertato i lavori della commissione che si è occupata della delibera, svolgendo quindi male tanto il suo compito di consigliere quanto quello di sindacalista (chiaro il riferimento alla stessa Attig, che però non solo è stata colei che ha portato la delibera all’attenzione dell’opinione pubblica, ma anche che ha consentito in più di una circostanza, come risulta anche dai verbali, proprio di tenere il numero legale in commissione, sopperendo alle assenze di parte della maggioranza, ndr). Qualifichiamo il lavoro, manteniamo i lavoratori e miglioriamo i servizi: sappiano i cittadini che anche queste ultime sguaiate profezie di sventura faranno la fine di quelle precedenti».

Insomma, una risposta che nel merito della questione dei 2 milioni di ricapitalizzazione di Csp sollevata dalla consigliera Attig non dice assolutamente nulla. Quando invece ci sarebbe stato bisogno di entrare nei numeri dei bilanci della società e nel loro significato.

Un’analisi che ci occuperemo di fare come organo di informazione già a partire da domani.

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