FIUMICINO - «Voglio fare chiarezza su quanto sta avvenendo. Questa è l’ultima volta che Agro Isola Sacra torna su questo argomento del quale, se necessario, se ne occuperanno altre sedi». Inizia così un’accorata lettera firmata da Franco Osvaldo Faieta, presidente dell’associazione Agro Isola Sacra. Il trema è quello dello “scippo” dei locali dove storicamente l’associazione ha avuto sede, “scippo” perpetrato – a detta degli isolani – dalla Regione Lazio nell’assordante silenzio del Comune.


«Premesso – scrive Faieta – che, l’11.12.20 con deliberazione n. 985 la G.R. ha approvato lo schema di protocollo d’intesa Regione Lazio/Comune di Fiumicino per l’avvio di iniziative di valorizzazione, razionalizzazione e dismissioni del patrimonio immobiliare regionale con allegato lett. “A”- Elenco dei Beni Regionali da acquisire, fabbricati ad uso abitativo e fabbricati ad uso diverso dall’abitativo.


Da questo elenco è stranamente escluso (ma “coincidenza” vuole che Namasterra abbia presentato richiesta dell’immobile nel febbraio 2020 (a pensar male spesso ci si azzecca) l’agglomerato Borgo di Isola Sacra, oggetto del nostro contendere con la Regione Lazio e con il Comune di Fiumicino. Il successivo 3 febbraio 2021 al Parco Terme di Matidia il Comune di Fiumicino e la Regione Lazio firmarono un protocollo di intesa con il quale il Comune di Fiumicino acquisiva al patrimonio il Pala Fersini, il terreno adiacente alle Scuole in Via Coni Zugna, il Parco T. Forti, il palazzo comunale di Palidoro e le Terme di Matidia.


Nel contesto dell’evento il Sindaco Montino dichiarava testualmente: «…le modalità per procedere nel tempo all’acquisizione di diversi beni del nostro territorio e individua un comitato tecnico apposito che ha censito tutti i beni, specialmente quelli con funzione pubblica e che ora si muoverà per stabilire come e quando possono essere incamerati dal Comune».


Parole che ci hanno prima entusiasmato perché finalmente erano state gettate le basi per provvedere alla intera riqualificazione del Borgo.


A queste illusorie parole non sono susseguiti fatti ed atti propedeutici alla incameramento, come dice il Sindaco, dei Beni se non, stranamente e ancora per coincidenza, la recente acquisizione di un magazzino in Via Col Moschin che andrà a supporto della associazione che gestirà il Parco Terme di Matidia. Anche questa un’operazione che lascia molti dubbi sulle modalità e procedure di assegnazione.


1) la nostra non è una polemica con Namasterra, dalla quale comunque non accettiamo lezioni soprattutto quando in materia impropria e retorica parla della storia e della appartenenza del territorio, ed Asta che hanno giustamente avuto la assegnazione dell’immobile. La nostra è una forte presa di posizione contro la Regione che contrariamente ad altre non ci ha invitati a fare magici clic per presentare il nostro progetto, di seguito riproposto, nonostante il fatto arcinoto a tutti che dal 2012 la nostra associazione lo occupa legittimamente, seppure in stato di fatiscente degrado, come deposito attrezzature e materiali per la Festa
della Trebbiatura.


E poi contro il Comune che per le ragioni di cui sopra e per il rispetto della Comunità isolana aveva il dovere morale di acquisire a patrimonio, gratuitamente, dalla Regione tutto il comprensorio del Borgo di Isola Sacra, e riqualificarlo a beneficio della cittadinanza tutta. E per queste ragioni contestiamo e andremo a contestare in ogni sede la legittimità delle modalità della sua assegnazione. 2) i progetti di Namasterra e Asta non sono compatibili se realizzati in quell’area che, oltre ad essere posta all’interno del parco archeologico con tutti i vincoli annessi e connessi, è stata considerata dal 2016 dal Comune di Fiumicino “area ed immobili di interesse storico, monumentale e culturale”. E a questo proposito solleciteremo l’intervento ai massimi livelli del Ministero dei Beni Culturali.


3) nel corso degli ultimi 10 anni – prosegue Faieta – abbiamo reiteramente fatto pressioni al Sindaco e al Vice Sindaco, sempre presente alle Feste della Trebbiatura, di far valere presso la Regione il diritto di prelazione per le aree e gli immobili considerati di “interesse storico, monumentale e culturale”, riqualificarli e gestirli per indirizzarli ai progetti più compatibili. Tutte le frazioni del nostro Comune hanno un proprio Borgo, culla della loro storia. Isola Sacra, che potenzialmente per il contesto dove è inserito è il più spettacolare, no. E questa per la nostra associazione, che proprio in questo Borgo affonda da oltre 100 anni le proprie radici, è una discriminazione intollerabile. La colpa, ammesso che di colpa trattasi, di Agro Isola Sacra è stata quella di aver dato fiducia, mal riposta, nei rappresentanti delle Istituzioni locali e regionali dai quali attendiamo ancora uno scatto di orgoglio.


4) riqualificare l’area per ridare dignità e memoria al territorio isolano e ai suoi Bonificatori – dice ancora Faieta – è compito delle Istituzioni, a partire da quelle locali che ahimè purtroppo si sono voltate da un’altra parte.


5) Il Borgo trasuda in ogni suo angolo di storia, dei sacrifici, dei sudori, delle gioie, delle disperazioni, dei dolori e della vita quotidiana dei nostri Bonificatori. Faremo quanto umanamente possibile per evitare il genocidio della nostra storia.


I disumani – conclude Faieta – sono coloro che lo stanno passivamente consentendo».